4 aprile 2011    

I presidenti Talarico e Pacenza: ''Presto abrogazione delle leggi inutili''


''Il nostro obiettivo e' quello di giungere presto ad un corpus legislativo regionale di massimo 400 leggi, divise per argomento ed aggregate per comparto''. Lo ha detto il presidente del Comitato per la fattibilita' e qualita' delle leggi Salvatore Pacenza che assieme al presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico ed al capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Luigi Fedele, ha incontrato i giornalisti per illustrare i risultati del lavoro di riordino legislativo. Pacenza ha ricordato che tra il 1970 ed il 2010 la Regione ha prodotto qualcosa come 1.150 leggi. ''Una produzione legislativa importante - ha detto - estremamente stratificata. Con un primo intervento, nell'agosto del 2010, nella legge finanziaria, sono state abrogate 99 leggi. Da quel momento il nostro impegno e' stato rivolto alla revisione del sistema legislativo che ci permette oggi di annunciare l'abrogazione di altre 300 leggi regionali''. ''Si tratta di un progetto di riforma profonda dell' ordinamento legislativo - ha sostenuto il presidente Talarico - un lavoro complesso, condiviso all'unanimita' dalla Conferenza dei capigruppo, destinato ad eliminare, innanzitutto, le tante leggi che, nel Bilancio di previsione, non vengono piu' finanziate, o perche' non servono piu', o perche' superate da nuove norme. Abbiamo avviato un percorso che in tempi ragionevolmente brevi si prefigge un triplice obiettivo: abrogare le leggi inutili, riorganizzare la legislazione secondo argomenti e settori di competenze, mettere ordine in un settore determinante della vita regionale, attivando un sistema di regole certe. Anche questa e' legalita'. Si sta portando avanti un lavoro estremamente complesso che passa attraverso un rigoroso lavoro di analisi delle varie leggi finanziarie regionali''. ''Il nostro - ha detto ancora Talarico - e' un lavoro che punta sulla qualita' e non sulla quantita che ci consentira', anche, di verificare le deficienze legislative della Regione. Con la Riforma del Titolo V della Costituzione, che ha assegnato materie e competenze esclusive alle Regioni, ci sono settori in cui evidentemente potremmo essere inadempienti. Oppure perdere risorse preziose, perche' alcune leggi che oggi vengono finanziate dalla Regione potrebbero, ad un piu' attenta verifica, essere finanziate con risorse comuntarie''.
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