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28 marzo 2011
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Il pres. Talarico su sequestro campo Rom di Lamezia: ''Scelta seria e rigorosa''
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“Esprimo il mio plauso alla decisione del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, di porre sotto sequestro il campo rom di Contrada Scordovillo, una scelta seria e rigorosa: propone un ‘caso’ che, per dimensioni, gravità e implicazioni travalica gli ambiti locali e in quest’ottica va affrontato, responsabilmente e concretamente”.
Il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, interviene sulla vicenda del campo nomadi di Lamezia Terme – il più grande e popolato dell’intera regione – che la procura ha sequestrato disponendo contestualmente un’ordinanza di sgombero con un termine di trenta giorni.
“C’è ora sul tappeto in tutta la sua evidenza – dichiara Talarico – una questione che per decenni è stata lasciata crescere e incancrenire, in tutte le sue inquietanti sfaccettature. Fino a diventare un vero e proprio ghetto, focolaio di degrado ed emarginazione e, al tempo stesso, concentrato di preoccupanti fenomeni sociali: un mix di ‘questioni’ ed emergenze, da quelle ambientali a quelle criminali, da quella minorili a quelle igienico-sanitarie. E’ cresciuto, così, nei decenni un vero e proprio bubbone sociale nascosto perchè, occorre dirlo, le classi dirigenti hanno preferito volgere altrove il loro sguardo, come se quel degrado non le riguardasse. La politica e le istituzioni sono state colpevolmente assenti e indifferenti; finora solo la generosità di alcune associazioni del volontariato si è impegnata fattivamente.”
“Non c’è dubbio – aggiunge il presidente dell’Assemblea regionale – che ora c’è da affrontare questi nodi per risolverli, a cominciare dal problema della collocazione delle famiglie rom e dalla bonifica dell’area. Sono convinto che è indispensabile un’assunzione di responsabilità collettiva e che sarà necessario il coinvolgimento fattivo delle Istituzioni a vari livelli.”
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