28 marzo 2011    

Il Consiglio valorizza le politiche di genere (di Cristina Cortese )


“La Calabria protagonista assoluta nel mondo della salute delle donne e non solo. Una terra bellissima, la nostra, dalle tante potenzialità che stiamo cercando di rilanciare, dopo gli errori del passato”. 

Così, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico ha salutato le tanti ospiti che, da ogni parte d’Italia, si sono ritrovate a Reggio Calabria in occasione del 31 Congresso nazionale dell’Associazione Italiana Donne Medico.  L’importante appuntamento annuale che, per la prima volta, si è tenuto nella città dello Stretto, ha richiamato, sul tema “La tutela della salute della donna nelle diverse stagioni di vita: progressi della medicina e cambiamenti socio-culturali”, eminenti figure dell'ambiente medico ed istituzionale. Nel corso del suo intervento molto apprezzato, concluso con una targa ricordo offerta dalla presidente della sezione reggina Carmen Marchese, il presidente Talarico ha messo a fuoco due importanti aspetti. Da una parte, il dato pesante di “una emigrazione passiva nella sanità che si attesta intorno circa 300 milioni di euro e, fatto ancor più allarmante, anche per le patologie meno importanti”. Dall’altra, di fronte ad un auditorio in gran parte rosa, ha rinnovato l’impegno di “costruzione di un percorso di politiche di genere che valorizzi la donna e i suoi bisogni insieme con la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Giovanna Cusumano”. Quest’ultima ha portato il suo contributo di donna che si spende concretamente nel sociale e che, recentemente, ha proposto l’istituzione, all’interno di Palazzo Campanella, di un asilo nido, “per consentire alle dipendenti di coniugare al meglio le diverse  necessità della vita privata e lavorativa”.

Dunque,  a confronto tante personalità del mondo accademico, della magistratura e della cultura  nelle due giorni di tavole rotonde e di sessioni di lavoro. Al centro, il ruolo della donna che, con indosso il camice bianco, “ha tanto da insegnare in tema di umanizzazione delle cure e riesce a far valere le prerogative proprie del suo genere”, come ha sottolineato la presidente nazionale dell’associazione, Ornella Cappelli.

Così, con la sua sensibilità che riesce a guardare anche dentro il silenzio del malato, la donna diventa perfetta interprete del nuovo concetto di salute secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, non più assenza di malattia, ma benessere in senso più generale. Significativa, ancora, la convergenza della Regione. Infatti, a presentare l’importante congresso, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Campanella, è stato il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, sottolineando l’iniziativa “quale momento costruttivo di un volontariato sempre più indispensabile in una terra in cui il sistema sanitario non può farcela da solo a soddisfare pienamente i bisogni della comunità”. Intervenendo nel corso dei lavori, Imbalzano ha ribadito “la centralità del malato e del medico, con tutti gli operatori socio-sanitari, nella rivoluzione culturale, prima ancora che organizzativa, che il Governatore Scopelliti sta portando avanti all’interno del sistema sanitario calabrese. Tutto questo con un obiettivo principe: migliorare gli standard qualitativi in una regione nella quale solo le attuali coraggiose scelte di risanamento e di razionalizzazione dei servizi lasciano sperare in un futuro migliore”.

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