4 marzo 2011    

Il vicepresidente Nicolò: ''Valorizzare i prodotti agrumicoli''


Il vicepresidente del Consiglio Alessandro NicolòValorizzazione dei prodotti agrumicoli calabresi e individuazione di nuove linee di intervento finalizzate a rilanciare le eccellenze calabresi, creando un sistema di rete imprenditoriale e istituzionale. Sono stati questi i temi al centro di un tavolo tecnico operativo promosso dal Vicepresidente del Consiglio, Alessandro Nicolò ed al quale hanno partecipato l’assessore regionale al ramo, Michele Trematerra, il segretario nazionale dell’associazione Arco consumatori, Franco Venni e rappresentanti di alcune associazioni di agrumicoltori.

Nel corso dell’incontro, il segretario Venni ha sottoposto all’attenzione dei rappresentanti istituzionali un progetto di promozione delle identità agrumicole calabresi destinato a dare maggiore visibilità ed immagine alla regione sia sul mercato estero, attraverso “il trenino elettrico della Calabria”, quale veicolo pubblicitario nel Paese, che sul mercato interno. Rispetto alle lacune di un sistema che vede la ristorazione collettiva e le mense scolastiche non dare la giusta considerazione ai prodotti locali, l’assessore Trematerra ha espresso “la necessità di aprire un fronte di discussione con i ristoratori per favorire l’offerta di prodotti calabresi”, anticipando due progetti: il primo prevede la dotazione delle scuole elementari di appositi distributori di spremute d’arancia; il secondo vede un treno su rotaia veicolare su tutto il territorio nazionale i prodotti tipici della nostra regione.

“L’agricoltura - ha detto l’assessore al ramo - è anche un fatto culturale. E’ giunto il momento di costruire il marchio calabrese, puntando sui prodotti tipici di qualità e sulla nuova coscienza imprenditoriale che va nascendo”.

Ribadendo l’impegno del presidente della Giunta Scopelliti su un prodotto unico quale il bergamotto, Nicolò ha sottolineato “lo sforzo messo in campo dallo stesso Governatore e dall’assessore Trematerra che sta producendo risultati encomiabili in un comparto, quello dell’agricoltura, strategico per lo sviluppo dell’intera regione, come quello turistico. Nell’era del federalismo, è necessario che anche in Calabria nasca una cultura cooperativistica, la sola in grado di superare i problemi e le difficoltà di una regione che ha spesso scaricato sulla politica l’incapacità di fare rete, di consorziarsi e di stare insieme. E’ questa, a mio avviso – conclude il vicepresidente -  la linea sulla quale l’intera classe imprenditoriale deve puntare per poter emergere sui mercati nazionali ed internazionali, potendo sempre contare sul ruolo di promozione che l’Ente Regione non farà mancare. Occorrerà dunque lavorare per fare rete all’interno della filiera imprenditoriale, per poi guardare con fiducia al passo successivo, ovvero creare sistema con la Regione. E’ così che si crea la mentalità cooperativa che rappresenta una vera e propria sfida culturale per la nostra terra.  Oggi non ci sono alternative: bisogna cominciare a fare da sé, uscendo dalla logica individuale per aprirsi alla politica della democrazia”.



 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI