30 novembre 2005    

Bova: nelle scuole un procollo per la legalità







Dopo il primo premio conquistato al Torino Film Festival, il successo de "Il canto dei nuovi emigranti", il cortometraggio di due registi calabresi patrocinato dalla Presidenza del Consiglio regionale, e' stato al centro di una breve e sobria cerimonia che si e' tenuta nello studio del presidente Giuseppe Bova. Secondo il Presidente  del Consiglio regionale "il lavoro dei registi conduce al recupero della vicenda di noi calabresi; GIUSEPPE BOVAnon solo delle cose che non vanno, ma anche dei tanti aspetti di cui si puo' parlare in positivo: come l'altissimo numero di laureate e laureati della nostra regione". Il presidente Bova ha annunciato che il prossimo 28 dicembre, a Cittanova, si terra' la prima proiezione de "Il canto dei nuovi emigranti", cui seguira' un confronto con gli stessi autori del film sia sull'aspetto artistico dell'opera che sul suo significato. Poi ha ribadito che la massima Assise elettiva della Calabria si e' impegnata a sottoscrivere un Protocollo d'intesa con l'Ufficio Scolastico Regionale sulla legalita', chiarendo la sua portata: "La sinergia tra il mondo delle istituzioni e quello della scuola dovra' andare al di la' del semplice rispetto delle leggi. Il progetto dovra' prevedere un'operazione culturale piu' ampia, in cui la legalita' sia la base di una societa' calabrese 'normale'. Una societa' che rivisita la storia non in termini nostalgici, ma cercando di esprimere il valore della sua realta': dei suoi uomini e dei loro saperi"

Il Presidente del Consiglio ha ricordato poi il suo recente colloquio con la signora Kerry Kennedy, che ha rivelato il fascino esercitato su di lei e sulla sua famiglia dai miti della classicita'. "Gli elementi della mitologia e della bellezza della nostra terra - ha spiegato ancora - sono il simbolo di una Calabria che vuole fare bene e meglio: l'emblema di una risalita sociale, di una ripresa che punti soprattutto sulla ricchezza delle ricchezze: il saper fare e la conoscenza".  Bova ha concluso ricordando il Vicepresidente Franco Fortugno: "Questo momento serva anche a commemorare un collega che non c'e' piu' e che avrebbe preferito testimoniare in queste occasioni la sua passione civile, piuttosto che diventare il simbolo del martirio della Calabria che vuole cambiare e crescere".




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