18 febbraio 2011    

Il pacchetto di leggi della Commissione contro la 'ndrangheta (di Luisa Lombardo )


Il presidente della Commissione contro la 'ndrangheta Salvatore MagaròLa Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, presieduta da Salvatore Magarò (Scopelliti Presidente), ha approvato una serie di leggi contro la ‘ndrangheta e le infiltrazioni della criminalità, che saranno sottoposte al vaglio del Consiglio nella seduta del 22 febbraio, interamente dedicata al tema della legalità.

Approvati a maggioranza (con l’astensione dei consiglieri del Pd Maiolo e Censore) i progetti di legge “Interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di reati di ‘ndrangheta e disposizioni in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell’imprenditoria” (d’iniziativa della Giunta) e “Misure per garantire la legalità e la trasparenza dei finanziamenti erogati dalla Regione Calabria” (a firma del Presidente Magarò).

Il primo provvedimento prevede che la Giunta regionale adotti misure e criteri per l’attribuzione alle imprese individuali o collettive, vittime di reati di ‘ndrangheta e di criminalità organizzata, di posizioni preferenziali nei bandi per la concessione di finanziamenti pubblici e per l’affidamento di contratti con la Regione e con gli enti, aziende e società regionali.

Il secondo provvedimento, invece, prevede l’istituzione di un conto corrente unico per la tracciabilità dei flussi finanziari. Tutti i beneficiari pubblici e privati che usufruiscono di finanziamenti regionali, per importi uguali o superiori a dieci mila euro, dovranno utilizzare un conto corrente unico per l’accredito ed utilizzo dei fondi.

La Commissione ha infine licenziato all’unanimità la proposta di legge che riconosce ai testimoni e collaboratori di giustizia, ai familiari conviventi e a ai familiari conviventi delle vittime di criminalità organizzata, l’attribuzione di riserve e/o di punteggi di premialità e di preferenzialità nei concorsi pubblici per assunzione e nelle procedure selettive di personale comunque attivate dalla Regione e dagli enti sub-regionali. Sempre all’unanimità, è stata varata la modifica della denominazione dell’organismo consiliare, da “Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria” a “Commissione contro la ‘ndrangheta” e la proposta normativa emendata “Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali in Calabria”.

Il Presidente Magarò, infine, ha consegnato ai componenti la Commissione un ordine del giorno, a sua firma, riguardante il Codice di Autoregolamentazione del Consiglio regionale sulla trasparenza dei candidati alle elezioni e degli eletti ed amministratori pubblici e per contrastare ogni forma di collusione con la ‘ndrangheta.

Importante il contributo del Commissario della Stazione Unica Appaltante, dott. Salvatore Boemi che, ha chiesto l’adeguamento della pianta organica della Sua e la gestione centralizzata degli appalti anche nelle province con la creazione delle Suap. Ampio ed articolato il confronto in Commissione con gli interventi dei consiglieri Maiolo (Pd), Caputo (Pdl), Orsomarso (Pdl), Nucera (Pdl), Censore (Pd), Giordano (Idv) e Dattolo (Udc).

“Oggi è stato dato un grande segnale di svolta alla Calabria - ha detto il Presidente Salvatore Magarò -. La Commissione, dopo un intenso lavoro ed un dibattito di alto profilo, ha dato il disco verde ad una serie di provvedimenti che porranno un argine alla criminalità e alla sua capacità di penetrare nei settori economici e produttivi con grande nocumento dell’economia sana e delle potenzialità di sviluppo della regione. La tracciabilità dei flussi finanziari, il sostegno alle imprese vittime di reati di ‘ndrangheta e le agevolazioni a favore dei testimoni e collaboratori di giustizia e alle loro famiglie sono i passaggi fondamentali della politica che abbiamo messo in campo e che intendiamo perseguire per l’intera durata del nostro mandato”.



 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI