22 novembre 2005    

Antonia Lanucara presidente Commissione pari opportunità


Alla presenza del Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, si è insediata la Commissione regionale per le Pari Opportunità, che ha eletto il suo Ufficio di Presidenza. All’unanimità, e con voto palese, sono stati eletti: presidente Antonia Lanucara (già vicepresidente dell’organismo nella scorsa legislatura) e vice presidente Concetta Carrozza. Fanno parte della Commissione anche: Maria Gerarda Ruffa, Antonella Cosentino, Anna Maria Campanaro, Emira Ciodaro, Rosanna Imbrogno, Donatella Mari, Giuseppina Acri, Serenella Multari, Mihaela Cristescu, Zina Crocè e Antonietta Folino.

In apertura dei lavori, Bova ha voluto rivolgere un saluto e l’augurio di buon lavoro alla neoinsediata Commissione. “Un augurio – ha detto il presidente del Consiglio - che non vuole essere formale, ma vuole rappresentare una condivisione alta dell’avvio del lavoro che vedrà impegnato l’organismo. Il 16 ottobre scorso – ha proseguito Bova - è stata lanciata una sfida terribile, di cui è chiaro il messaggio, e cioè che nulla in Calabria si può decidere né contro e nemmeno senza gli interessi che le “ndrine” rappresentano. Per questo, è necessario che attraverso la funzione che noi esprimiamo – ha concluso il presidente - si inveri una politica che rafforzi i diritti, un percorso che renda più forte l’agire democratico e istituzionale con il coinvolgimento dei cittadini calabresi”.

Nel ringraziare il presidente Bova “per le parole non formali ma rispondenti veramente al suo sentire” e le commissarie “per il voto espresso”, la neopresidente Antonia Lanucara, ha sottolineato che “è stato lanciato un segnale di democrazia, anche per il fatto, che, per la prima volta, all’unanimità, senza alcuno sforzo e con un lavoro sereno e leale, si è proceduto all’elezione dell’Ufficio di Presidenza”. “Dobbiamo assicurare – ha proseguito Lanucara – un impegno davvero all’altezza dei tempi. La ‘ndrangheta’ si può sconfiggere solo se ogni giorno percorriamo strade che rafforzano la democrazia e che ci portano verso il riconoscimento degli altri”. Sui progetti e sugli obiettivi della Commissione, Lanucara ha concluso il proprio intervento, rilanciando la necessità che “nel governo delle città e in tutti i luoghi in cui si decide ci sia un’espressione che nasca dalla cultura delle donne. Una cultura in grado di contaminare in positivo la realtà”.    


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