4 febbraio 2011    

Porto di Gioia Tauro: odg del Consiglio


ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIO REGIONALE 31 GENNAIO 2011

Oggetto: Rilancio del Porto di Gioia Tauro.

Premesso:

- che il Porto di Gioia Tauro rappresenta una delle più grandi occasioni per accrescere lo sviluppo economico della Calabria non soltanto perché apporta un incremento maggiore per i traffici internazionali ma, soprattutto, perché presenta numerose fonti d'impiego utili a generare un più ampio indotto occupazionale, senza dimenticare che il porto di Gioia produce il 50% del Pil regionale;

- che la nostra regione deve strategicamente supportare la crescita dell'area territoriale contigua al porto affinché il territorio e lo scalo possano, sinergicamente, costituire un volano di sviluppo per la Calabria intera. Una crescita che non si può vincolare esclusivamente al transhipment ben sapendo, però, che esso costituisce la principale caratteristica e la più importante potenzialità del porto di Gioia Tauro. Occorre, infatti, dare ampio respiro all'Accordo di Programma Quadro già siglato nei mesi scorsi.


S'impegna:

- ad avviare un deciso confronto con il Governo nazionale sollecitando l'approvazione dell'emendamento, presentato bipartisan sul decreto 'milleproroghe', destinato ad alleggerire le tasse mediante un contributo governativo;

- ad appoggiare ogni forma di intervento necessario a rendere competitivo il porto di Gioia attraverso la diminuzione delle accise energetiche e degli oneri sociali;

- ad assumere, di concerto con le Amministrazioni locali interessate, le iniziative indispensabili all'attuazione di incentivi fiscali quale strumento fondamentale per un rilancio effettivo dell'intero scalo calabrese;

- a sostenere ogni iniziativa che il Governo regionale vorrà mettere in atto per favorire lo sviluppo non solo economico dell'area portuale. Prima fra tutti, la promozione di un programma che coinvolga tutte le realtà industriali ed economiche, presenti e future, operanti all'interno dello scalo, faccia salvi i posti di lavoro attualmente esistenti e crei le condizioni per generare un più ampio indotto occupazionale.

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