5 gennaio 2011    

Il messaggio di solidarietà di San Francesco di Paola


“Il mio augurio è che le positività calabresi abbiano finalmente il giusto rilievo. Questa è una regione troppo bistrattata. Di solito, si predilige enfatizzare gli episodi gravi, che condizionano l’opinione pubblica, e sottacere le eccellenze, i talenti, i tanti punti di forza”.
Esordisce così padre Rocco Benvenuto, Superiore provinciale dell’Ordine dei Minimi e Rettore del Santuario di San Francesco di Paola, che – nella prestigiosa sala della Biblioteca ‘Charitas’ del Santuario ricca di 55 mila volumi e nella quale  nel 1984 è stato ricevuto Giovanni Paolo II – insieme al Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, ha inviato un messaggio d’auguri ai calabresi.
Padre Benvenuto ha ringraziato il presidente Talarico, per l’attenzione che ha riservato al Santuario di Paola: “La sua visita è un segno molto importante. Questo Santuario è al servizio della gente, aperto ai bisogni di tutti. Purtroppo, è triste quando da noi bussano i giovani in cerca di futuro e non si riesce a dare loro le giuste risposte. L’ occasione del cinquantesimo  anniversario  da quando San Francesco è diventato patrono della Calabria, deve servirci per prestare maggiore ascolto alle esigenze dei giovani e per coinvolgerli nel rilancio della nostra terra. E’ chiaro a tutti che  dobbiamo cambiare. Fare scelte per il futuro, scelte strategiche che illuminino le menti. In questo senso,  San Francesco e la sua storia sono punti di riferimento essenziali”.
Ancora il Rettore del Santuario: “Auguri  a tutti i consiglieri regionali,  nella speranza che l’anno che verrà sia proficuo, una pietra decisiva per costruire una nuova ‘casa’ per tutti, sviluppando il concetto di appartenenza. Essere calabresi è un vanto. E nella riscoperta di questo orgoglio, il Consiglio regionale può fare molto. Non dobbiamo puntare più sull’assistenza, ma a far sì che i calabresi siano protagonisti del loro futuro”. Il Superiore dei Minimi ha, infine, enucleato le iniziative che caratterizzeranno gli eventi del giubileo dei Minimi, “alcune - ha detto -  volte a valorizzare e far meglio conoscere i giacimenti culturali di cui questo luogo è ricco”. Altre si svolgeranno in Francia, Canada, Stati Uniti, Australia ed America latina, “dove da sempre  San Francesco  è particolarmente venerato”.
Il presidente Talarico - cui è stata donata una preziosa Raccolta di  stampe antiche raffiguranti San Francesco – si è detto “emozionato di poter trascorrere una mattinata in questo luogo sacro, in cui si respira non solo spiritualità ma anche una profonda cultura”. Si è detto d’accordo con padre Benvenuto “sull’urgenza di comunicare la buona Calabria in Italia e in Europa”. Ha augurato ai calabresi “un anno di speranza e di risultati tangibili sul piano della lotta alla criminalità e di una maggiore occupazione. Occorre un cambiamento di mentalità – ha detto – ed in questo la Chiesa ha un ruolo fondamentale per il risveglio delle coscienze. Dal canto nostro, ce la stiamo mettendo tutta. I finanziamenti destinati alla legge sulla famiglie e l’approvazione del bilancio della Regione in anticipo sui tempi, vanno in questa direzione.” Inoltre ha sostenuto che “chi come noi crede nel messaggio di fede, non può non cogliere la grandezza della vita di San Francesco di Paola e ad essa ispirarsi, sia nella propria vita personale che nell’assumere scelte politiche ed istituzionali che coinvolgono la collettività”. “E’ bello constatare - ha aggiunto Talarico -  come il culto del santo di Calabria sia sempre più diffuso e trovi dimora in ogni luogo della Calabria che ha in lui una delle radici più profonde della propria identità collettiva. Perciò,  da questo luogo rivolgo un saluto ed un augurio affettuoso ai calabresi, sia a quelli che vivono in Calabria che a quelli che, per le più svariate ragioni, sono dovuti emigrare: il nuovo anno speriamo sia tempo di speranza e di fatti nuovi. Ben sapendo, però,  che molto dipenderà dall’impegno che ciascuno di noi sarà in grado di dispiegare”. “Si sta disegnando la nuova geografia istituzionale del Paese – ha spiegato - con una diversa organizzazione delle funzioni, dei ruoli e delle prerogative, alcune cose sono a mio avviso di segno positivo mentre su altre occorrerà che il Mezzogiorno stia ben attento e vigile. Personalmente, sono fermamente convinto che l’ idea di ‘paese solidale’ che desideriamo realizzare, possa mutuare molto dal pensiero e dalla pratica di vita di San Francesco di Paola. Il suo è un  messaggio di solidarietà sociale, civile e umana autentico e vero, ancora attuale e forte. Le sfide che ci attendono sono importanti e faticose: la strada che dobbiamo percorrere è irta e costellata di ostacoli, ma abbiamo il dovere di impegnarci e credere nella possibilità di un cambiamento vero. Io da questo luogo dello spirito, mi sento di asserire che i calabresi hanno diritto ad una migliore qualità della vita”.  Ha concluso Talarico, prima di recarsi nella Cappella delle reliquie per un momento di preghiera: “Sono fortemente  convinto che la Calabria ce la può fare, anche perché, come diceva San Francesco: A chi ama Dio tutto è possibile”

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