21 novembre 2005    

La Commissione Regionale Antimafia incontra la Cooperazione



Il Presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno della mafia,  Giuseppe Guerriero, ha incontrato i rappresentanti del settore della cooperazione, nell’ambito di un più generale programma di lavori che vede la Commissione contro il fenomeno della mafia impegnata in una serie di incontri con tutti i settori che operano nella società per definire e formulare congiuntamente strategie contro l’illegalità ed il degrado sociale e civile. GIUSEPPE GUERRIERO
Hanno partecipato  all’incontro, in rappresentanza del mondo della cooperazione calabrese, per la Lega delle cooperative Calabria il dott. Giancarlo Rafaele; per la Conf. Cooperative la dott. Katia  Stancato; per l’A.G.C.I il dott. Francesco Capocasale; per l’UNCI il dott. Serafino Nucera.
Ha aperto i  lavori il Presidente della Commissione che ha illustrato  le iniziative in cantiere  per fronteggiare in Calabria la ndrangheta .
Il Presidente ha tracciato  poi le finalità e gli obiettivi che attraverso un tavolo tecnico, avviato con tutti i settori della società calabrese si vogliono perseguire. Ha stigmatizzato  la proposta di modifica della legge Rognoni-La Torre, sulla confisca dei beni mafiosi, perché rappresenterebbe per le cooperative e per i cittadini un atto arrendevole nei confronti della lotta alla criminalità. Le politiche contro il fenomeno criminalità non possono limitarsi ai convegni ed alle manifestazioni, ha detto Guerriero,  è necessario un cambiamento di rotta ed essere soprattutto pragmatici, in particolare incidere sulla qualità della spesa pubblica ed agevolare tutte quelle iniziative sociali, come quelle avviate a Locri da Mons. Bregantini, allo scopo di dare un segnale di vero, radicale e profondo cambiamento. La mafia è anche un modo d’essere, una mentalità, che si combatte soprattutto sul piano culturale. Su questi temi, ha proseguito il Presidente, è indispensabile l’unità di tutte le forze politiche, contro la mafia non si fa politica e non ci possono essere schieramenti o posizioni contrapposte. Solo l’unità assicura un successo nella lotta alla ndrangheta. Invita infine a ragionare tutti insieme sulle cose utili da fare per il bene della Calabria.
Katia Stancato, presidente della Conf. Cooperative ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa assunta dal presidente Guerriero e dalla Commissione condividendone finalità e obiettivi programmatici. Ha sottolineato , in particolare, l’importanza del lavoro quale strumento indispensabile per garantire libertà e dignità alla persona umana accanto ad un necessario processo etico su cui far passare lo sviluppo sociale ed economico della Calabria. Ha proposto  di integrare il settore del no profit con il mondo del profit sui temi della legalità e dello sviluppo affinché il tavolo tecnico si trasformi in un laboratorio vivo di sviluppo e progresso civile.
Per l’A.G.C.I è intervenuto  Francesco Capocasale che ha valutato positivamente  le iniziative messe in cantiere dalla Commissione in particolare la proposta di legge regionale di istituzione della banca etica . Giancarlo Rafaele, in rappresentanza della lega delle cooperative, ha  ritenuto  utile far passare attraverso le sedi e le reti delle cooperative le proposte e le iniziative sulla lotta alla criminalità. Ha proposto  rispetto al disegno di legge che giace in Parlamento di modifica della legge Rognoni-La Torre di avviare una racconta di firme contro tale iniziativa legislativa.
Per l’UNCI, Serafino Nucera ha rappresentato la difficoltà a fare cooperazione in tutte le sue forme e modalità e soprattutto ad utilizzare i beni confiscati alla ndrangheta. 
L’incontro è stato chiuso dal presidente Guerriero secondo il quale “ E’ necessario controllare e monitorare gli investimenti pubblici ed esigere rigore e produttività degli investimenti anche attraverso la creazione di una centrale di controllo sulla spesa. Nello stesso tempo per assicurare un cambiamento nei cittadini bisogna che sia garantita la certezza del diritto a tutti e ad ogni livello anche nella stessa amministrazione regionale

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