Calabria Informa Cusumano:

Passano gli anni e cambiano le mode, ma la modernità non sembra alleggerire quella che è una vera e propria emergenza sociale. Nel 2010, nel nostro Paese, la prima causa di morte per le donne resta ancora la violenza maschile. E solo quest'anno, si contano 115 vittime di episodi che si sono consumati all’interno delle mura domestiche. Ebbene, su una questione dove, soprattutto nella nostra regione, pesa come un macigno l'omertà, ovvero la tendenza a non denunciare quanto accaduto, la Commissione regionale per le Pari Opportunità ha pensato bene di riaccendere i riflettori. Come? Richiedendo alla Giunta regionale di costituirsi parte civile nei processi di violenza contro le donne e contro i minori con la possibilità anche di istituire un fondo di solidarietà per la copertura delle spese legali.

“Tale richiesta, per il tramite di una mozione che sarà firmata dai consiglieri regionali, verrà discussa in Aula nella prima seduta utile, facendo seguito al parere positivo già espresso dalla prima Commissione "Affari istituzionali e affari generali”, ha spiegato la presidente Giovanna Cusumano nel corso della conferenza stampa con la quale ha voluto dare un taglio concreto alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne sancita nel '99 dall'Onu, che cade il 25 novembre. “Vogliamo garantire un iter burocratico il più possibile rapido ad una mozione che intende mandare un messaggio positivo alle concittadine calabresi, dicendo che le istituzioni sono presenti nell'affrontare una questione tanto delicata quanto condizionata da un atteggiamento di chiusura alla denuncia. Cercheremo di contrastare con gli strumenti più adeguati questo fenomeno, la cui crescita è sotto gli occhi di tutti, nella consapevolezza che è in gioco una sfida decisiva: sollevare il sommerso attraverso un sostegno istituzionale concreto che non faccia sentire sole le donne calabresi».