25 novembre 2010    

Commissione antimafia: approvata l’Agenzia regionale per i beni confiscati


La Commissione regionale contro il fenomeno della mafia, presieduta dal consigliere Salvatore Magarò, ha approvato all’unanimità con alcune modifiche la legge che istituisce l’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali in Calabria. Tra gli obiettivi dell’Agenzia regionale, quello di “promuovere la collaborazione ed il coordinamento tra i soggetti istituzionali e sociali interessati alle fasi di destinazione, gestione ed assegnazione dei beni confiscati in Calabria ed il loro riutilizzo a fini sociali”.
Il testo normativo, di iniziativa dello stesso presidente Magarò, consta di sette articoli e discende, nella sua impostazione, dai dettami delle leggi nazionali n. 575/65 e n.50/10, che prevedono, tra l’altro, il trasferimento degli immobili confiscati ai comuni nel cui territorio è sito il bene oggetto di confisca. Nel corso dell’ampia discussione durante i lavori della Commissione, hanno dato il loro contributo i consiglieri Censore (Pd), Fedele (PdL), Maiolo (Pd), Dattolo (Udc), Pacenza (PdL), Nucera (PdL) e Serra (Insieme per la Calabria).
Il segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera, ha posto l’attenzione “su aspetti di procedimentalità, soprattutto in relazione alle modalità di intervento della Regione, il cui ruolo dovrebbe essere esercitato nella fase della confisca definitiva e non già nella prima fase della misura di prevenzione (sequestro del bene), stante le numerose pronunce dell’autorità giudiziaria, spesso  contrapposte nella valutazione tra i vari gradi di giudizio”.
 La Commissione, inoltre, ha accolto all’unanimità un emendamento sottoscritto dal consigliere Bruno Censore con cui si demanda alla costituenda Agenzia regionale “di redigere un rapporto annuale sull’attività svolta”, e di sottoporlo alla Commissione regionale contro il fenomeno mafioso. L’organismo, ancora, ha votato un ulteriore emendamento del consigliere Mario Maiolo con cui si chiede “di destinare il 5% del Piano regionale delle opere pubbliche” al mantenimento della funzionalità dei beni immobili confiscati.
L’organismo ha anche audito il presidente del Cids (Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza) Demetrio Costantino ed il rappresentante delle Misericordie d’Italia,  sul merito della nuova legge che istituisce l’Agenzia regionale. Una terza audizione ha invece  riguardato i rappresentanti dell’Aniass, l’associazione nazionale degli intermediari assicurativi, che hanno reso noto, presentando una memoria scritta, “l’abbandono progressivo della Calabria da parte dei grandi gruppi assicurativi nazionali ed internazionali per gli alti costi dei premi da sinistrosità”, dovuto alle infiltrazioni del crimine organizzato.
    

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