22 novembre 2010    

Un anno di proroga per il “Programma Stages” (di Luisa Lombardo)


I vincitori dei voucher formativi possono tirare un sospiro di sollievo, almeno per un pò.

Per un anno, i beneficiari della selezione pubblica - fra i migliori giovani cervelli calabresi - potranno proseguire la loro esperienza negli enti locali, nelle Università e nelle Aziende sanitarie della Calabria.

10 mila euro, le risorse erogate in favore degli Enti che stipuleranno i contratti, grazie ad un progetto di legge del capogruppo del Pdl, Luigi Fedele, approvato dal Consiglio regionale, con due sole astensioni. Risorse che assicureranno la prosecuzione, fino a tutto quest’anno, del programma stages, avviato nel 2008.

Secondo il dettato normativo, “la Regione assicura l’erogazione di un contributo annuo di diecimila euro a favore di soggetti pubblici che si impegnano a stipulare con ogni stagista che abbia concluso con esito positivo tutte le attività di formazione previste dall’apposito regolamento, tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente per una durata non inferiore ai dodici mesi di lavoro”.

Si tratta di un vero e proprio incentivo all’adozione di formule contrattuali che garantiscano la continuità del rapporto di lavoro per almeno un anno e, all’attivazione di percorsi di inserimento occupazionale, anche attingendo alle risorse dell’Ue.

Più precisamente, la norma votata impegna “la Regione ad incentivare da parte di soggetti pubblici e privati nei confronti degli stagisti, la realizzazione di percorsi integrati anche individuali di orientamento, alta formazione ed inserimento occupazionale con risorse provenienti dai fondi comunitari strutturali”.

Sul progetto di legge presentato, come anticipato, dal capogruppo in Consiglio regionale del Popolo delle Libertà, Luigi Fedele, si è sviluppato in Aula, un ampio dibattito.

Per l’ex presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, che è stato l’ideatore del “Programma stages” , “e’ apprezzabile questo sforzo senza precedenti in altre regioni. Non e’ capitato spesso che la selezione di risorse umane si sia effettuata solo valutando percorsi formativi. E voglio sottolineare - ha detto Bova - che gli stages sono stati finanziati grazie al risparmio dei costi della politica. Fin da ora, occorre lavorare per il prossimo bilancio e cogliere le opportunità dei canali offerti dall’Europa in tema di formazione e lavoro”.

Doppia l’occasione di crescita: per i giovani, la sperimentazione sul campo delle conoscenze acquisite in anni di studio; per la pubblica amministrazione calabrese, la possibilità di avvalersi di energie intellettuali fresche.

Il dibattito sull’argomento e’ stato concluso dal presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti. “Devo dire che conservo perplessità - ha detto - su come e’ impostata questa vicenda. Com’e’ noto in Calabria gravano sui conti della Regione migliaia di lavoratori precari. Voglio sottolineare con molta franchezza che nella stagione del federalismo non ci sarà più spazio per situazioni che non siano altamente produttive ed efficienti”.

Scopelliti, ha chiamato in causa gli enti locali perchè finora hanno fatto poco in direzione dell'assorbimento dei precari. “Il problema di fondo e’ questo - ha detto Scopelliti - non si costruisce la nuova regione solo guardando al pubblico. La Regione e’ una macchina appesantita che non puo’ piu’ consentirsi questi gravami. I sindaci inoltre siano più disponibili ed assumano nei loro staff qualche precario”. Scopelliti inoltre ha parlato di “nuova cultura di approccio al lavoro e di stimolo di percorsi alternativi”.


 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI