18 novembre 2010    

Battaglia (Pd): “Il bando sul microcredito non funziona”


“Subito dopo la pubblicazione da parte della Regione sul microcredito, avevo individuato  ed indicato diverse criticità che avrebbero impedito di tramutare in fatti concreti le buone intenzioni dell’assessorato regionale al Lavoro. Oggi, purtroppo, i nodi cominciano a venire al pettine”. Il consigliere del Pd Demetrio Battaglia

E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del Partito Democratico, Demetrio Battaglia.

“ Tra i punti deboli riscontrati vi era l’assenza preventiva di convenzioni con gli istituti di credito, che devono essere indicati al momento della formulazione delle domande di accesso da parte degli interessati. Oggi, primo giorno di avvio di presentazione delle domande, il competente assessorato è riuscito a convincere solo alcune  piccole realtà finanziarie locali ad aderire alla convenzione. Questo è avvenuto per un’assenza di strategia complessiva e preventiva   della Regione nei confronti del sistema bancario che continua a rimanere al centro delle decisioni scegliendo le misure di sostegno solo se utili ai propri obiettivi di guadagno. Tuttavia, non è da sottovalutare  l’impegno meritorio dei piccoli istituti calabresi che hanno aderito all’inizitiva, ma che purtroppo, a causa della limitata operatività sul territorio, non riusciranno da soli a fare fronte alle necessità che già emergono da tutta la regione”.     

“Peraltro, alcune banche hanno stipulato, ad esempio – continua Demetrio Battaglia -  le convenzioni sulle misure destinate al consolidamento dei debiti d’impresa e non quelle destinate a supporto del microcredito, dove serve una strategia di politica creditizia a sostegno delle nuove attività  che comporta un minimo di rischio da parte delle banche stesse. Tutto ciò non sarebbe avvenuto se la Regione avesse messo in campo una strategia unica ed un confronto forte con tutti gli istituti bancari responsabilizzandoli rispetto all’impegno programmatico messo in campo dall’Ente ed alle necessità del territorio calabrese. Invece, gli è stata offerta la possibilità di selezionare le opportunità migliori dal punto di vista della loro strategia finanziaria. E’ di tutta evidenza che, avendo pubblicato i bandi senza la stipula preventiva delle convenzioni, la Regione ha perso potere contrattuale con il sistema bancario, dovendo obbligatoriamente rispettare le scadenze espressamente indicate nel bando stesso. Oggi, probabilmente la cosa migliore da fare è quella di posticipare i termini di presentazione delle domande per il microcredito e, contestualmente, avviare un’azione incisiva nei confronti di un sistema bancario che non può continuare ad immaginare la presenza sul territorio calabrese finalizzata solo ad una rendita parassitaria senza ritorno di impiego di una parte della raccolta finanziaria sul territorio, fermo restando le pastoie burocratiche di cui il bando è prigioniero. Sospendere temporaneamente l’efficacia del bando, dunque – conclude Battaglia -  consentirebbe anche una rivisitazione delle procedure che, a prescindere dal ruolo delle banche, comporteranno comunque difficoltà agli aspiranti imprenditori”.

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