18 novembre 2010    

Nucera (Pdl): “Popolari Liberali alle amministrative con liste autonome"


“I  ‘Popolari-Liberali’ della Calabria hanno, tra le  altre riflessioni offerte al dibattito politico ed  in virtù di nobili tradizioni politiche e del radicamento nel territorio,  legittimamente rivendicato  la possibilità di concorrere,  alle prossime  competizioni elettorali amministrative, con liste autonome e con autonomi candidati a Sindaco o Presidente di Provincia laddove  esistano le condizioni”. Lo  afferma il consigliere regionale (Pdl) Giovanni Nucera,  coordinatore per la Calabria del movimento  dei “Popolari liberali”  fondato dal  Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, senatore Carlo  Giovanardi. “Prendo atto - aggiunge Nucera -  che su questa nostra richiesta sono state fatte delle  osservazioni critiche da parte di taluni dirigenti del Pdl. Osservazioni di cui  intendiamo tener conto e che rispettiamo.  Con altrettanta chiarezza però - puntualizza Nucera -  ed attendendoci altrettanto rispetto per le decisioni assunte dai ‘Popolari-Liberali’ nel corso di una partecipata assemblea svoltasi a Lamezia la settimana scorsa,  debbo dire che su questa scelta soltanto il senatore Giovanardi   può indurci a desistere”. Argomenta  il consigliere regionale,  che è anche membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa:  “Il 20 e 21 novembre, i ‘Popolari-Liberali’ calabresi incontreranno il senatore Giovanardi nel corso di una ‘due giorni’ di analisi e riflessioni che si terrà a Salerno con la partecipazione di  ministri, parlamentari ed esponenti nazionali dell’economia e della cultura. Ed esattamente  in quella sede discuteremo  anche delle determinazioni assunte dai ‘Popolari-Liberali’ della  Calabria”.  Conclude Nucera:  “Fino a prova contraria, tuttavia, la presentazione di più liste, a sostegno di progetti da noi condivisi, non può che essere considerata positivamente. Per noi che avvertiamo  l’urgenza di dare più spazio ai valori cattolici , specie in un momento così travagliato, tutto ciò non può che essere un primo passo per concretizzare il pluralismo democratico e il rispetto delle diverse istanze culturali che animano il centrodestra. Ed è anche il  modo migliore  per focalizzare  la strategia programmatica ed amministrativa con la quale affrontare  i problemi dell’Italia e delle regioni meridionali”.

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