17 novembre 2010    

Nel seminario dei giovani del Pdl, le sfide del domani (di Cristina Cortese)


Una tre giorni, con tanto di sessioni mattutine e pomeridiane, che ha acceso i riflettori sulle questioni chiave per lo sviluppo del Mezzogiorno in un’ottica di valorizzazione della futura classe dirigente calabrese passando, necessariamente, da una partecipazione attiva e qualificante dei giovani alla vita politica.

La “Giovane Italia”, Coordinamento provinciale Reggio Calabria, dà un taglio concreto alla sfida del domani, promuovendo, in collaborazione con il gruppo regionale del Pdl, il seminario di studi politici “I giovani, sviluppo del Meridione”.

Da Palazzo Campanella per la presentazione dell’evento a Villa San Giovanni che l’ha ospitato - scelta, questa, definita dal capogruppo Fedele non casuale “per la strategicità di un comune che si trova vicino ad una svolta che avrà riflessi importanti su tutta la regione” -  il  passo è stato breve, accompagnato sempre dallo spirito combattivo di questi giovani che nei più grandi non solo trovano un punto di riferimento, ma anche di complicità. Il capogruppo Luigi Fedele; Domenico Rositano, coordinatore regionale dei Giovani Italiani del Partito Popolare Europeo, Pasquale Naso, coordinatore provinciale Giovane Italia-Reggio Calabria e Sonia Barbaro del coordinamento Giovane Italia, provincia di Reggio Calabria, tutti riuniti nella sala “Giuditta Levato” per presentare questo contenitore ricco di sviluppi futuri. Perché, tra politica regionale, istruzione e riforma universitaria, pari opportunità, infrastrutture e trasporti, strategie per il Mezzogiorno in Europa, nulla è stato lasciato al caso, in un programma dove il rilancio della Regione, sia su scala nazionale che nell’ambito del bacino Mediterraneo, presuppone conoscenza di settori unitamente a dinamiche, criticità e potenzialità.

“Abbiamo cercato di coinvolgere il maggior numero di partecipanti - ha affermato Sonia Barbaro del coordinamento provinciale di Giovane Italia - attraverso il sito internet, Facebook e il tam-tam nell’ambiente universitario, con l’intento di aprire il dibattito anche ai giovani di altri schieramenti e, per tutti, la possibilità di confrontarsi concretamente mettendo le proprie proposte al servizio della politica”.


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