17 novembre 2010    

Rifiuti, il Consiglio dibatte sulla relazione dell’assessore Pugliano (di Filippo Diano )


L'Aula del Consiglio regionale Quasi un milione di tonnellate! E’ l’ammontare stimato dei rifiuti prodotti in Calabria. Il dato è notevole, frutto di una tendenza di crescita costante. L’allarme lo ha lanciato l’assessore all’Ambiente,  Francesco Pugliano, che non ha usato scorciatoie  linguistiche, fino a dire chiaramente: ”Siamo prossimi al collasso!”. Chi si aspettava un dibattito consiliare impregnato da velenose polemiche, è rimasto però a bocca asciutta. I consiglieri della maggioranza di centrodestra e quelli dell’opposizione, hanno dato prova di nervi saldi e di assoluta responsabilità, tenendo le argomentazioni sulle cose da fare, piuttosto che ricorrere a facili dietrologie. Lo stesso assessore Pugliano ha lanciato un appello affinchè si trovi la giusta via per superare la gestione straordinaria commissariale, “che in passato non ha prodotto i risultati sperati”.  Una rappresentazione delle responsabilità istituzionalmente garbata, quella di Pugliano, che è anche servita a sbollentare una discussione che poteva anche sfociare in toni accesi. Persino sul trasferimento di 1800 tonnellate di rifiuti campani trattati in Calabria, maggioranza ed opposizione hanno trovato modo di evitare polemiche dal sapore specioso, facendo prevalere lo spirito di solidarietà. Sulle prospettive, invece, del trattamento del ciclo dei rifiuti, le opinioni di maggioranza ed opposizione si sono intrecciate, a partire dalla necessità di individuare siti ottimali per lo stoccaggio, filiere per la produzione di energia alternativa, isole ecologiche e raccolta differenziata. Quanto alta sia l’attenzione e la preoccupazione sulla questione della maggioranza di centrodestra, lo ha reso chiaro il consigliere Fausto Orsomarso(PdL), che rispondendo ad alcuni quesiti emersi dagli interventi di vari consiglieri di minoranza, li ha invitati “ad aspettare il tempo giusto, poiché la Giunta regionale sarà in grado di dare risposte concrete”. Il consigliere Nicola Adamo(Misto), da parte sua, ha richiamato l’opportunità che “su questioni di tale portata bisogna pensare con logiche che vanno oltre gli schieramenti”. Adamo, ha proposto una sorta di razionalizzazione del ciclo dei rifiuti, “magari pensando alla costituzione di tre società pubbliche o miste, ed unificando il trattamento tariffario fra le province”. Sandro Principe, capogruppo del Pd, si è inoltrato nella discussione fino a  spezzare una lancia in favore “delle moderne tecnologie che offrono sufficienti sicurezze per i termovalorizzatori”. Ferdinando Aiello(Fed della sinistra), ha invece posto l’attenzione sul fatto che “non esiste la raccolta differenziata perché non esistono incentivi per i comuni e mancano gli impianti di trattamento”. Infine, il consigliere Rosario Mirabelli (Misto), condividendo  la preoccupazione dell’assessore Pugliano, ha chiesto la formulazione di un nuovo piano regionale di settore. Sempre in tema di energia,  di inquinamento e di trattamento di rifiuti, il Consiglio regionale ha votato all’unanimità una mozione illustrata dal segretario questore del Consiglio, Giovanni Nucera, con cui si impegna il presidente della Giunta regionale ad attivarsi con il ministero dello Sviluppo e delle Attività per impedire la costruzione di centrali termoelettriche a carbone in tutta la Calabria.
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