17 novembre 2010    

“Vento del Sud”, Talarico: “Basta con l’assistenzialismo”


Il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico“Gli effetti della crisi, ma anche ricorrenze come il 150esimo dell’unità d’Italia, ripropongono il tema del divario Nord-Sud, una contraddizione tra regioni ricche e povere che vede la Calabria in posizione disperante. Gli indicatori statistici sono tutti assolutamente negativi e sono, allo stesso tempo, rivelatori di una condizione di disagio sociale molto acuta che in Calabria è particolarmente accentuata. Capisco e condivido, in proposito, le difficoltà  degli amministratori locali che dinanzi a bisogni sempre più pressanti sono costretti a fare i conti con le ristrette finanziarie disponibili. In questo, i tagli effettuati, anche di recente, dal Governo purtroppo non lasciano ben sperare. Specie se altre statistiche recenti rilevano che un calabrese su tre è sotto la soglia di povertà, un dato estremamente preoccupante.”

Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico, intervenendo all’iniziativa “Il vento del Sud” al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme.

“S’impone, dunque – ha continuato Talarico – un percorso virtuoso di crescita se non vogliamo un paese a due velocità. Ma c’è anche, com’è sottolineato a chiare lettere nel manifesto dell’iniziativa odierna di CalabriaOra, una questione di diritti e di dignità. Una regione come la nostra non vuole assistenzialismo o prebende ma rivendica e pretende interventi che rispettino gli impegni sulle infrastrutture essenziali, incominciando dalla Salerno-Reggio Calabria,  dalla 106, dal completamento dell’alta velocità.”

“Non nascondiamocelo, però: questo quadro – ha aggiunto il presidente dell’Assemblea calabrese – chiama in causa un problema di classi dirigenti: tutti, a cominciare da quanti siamo stati eletti nelle Aule istituzionali, dobbiamo sentirci impegnati,  nelle rispettive postazioni. Dobbiamo volerlo tutti  insieme, senza distinzione di ruoli, nel difficile compito di conciliare una naturale visione di parte politica con il sentimento delle istituzioni.”

“Un federalismo spinto, ragionieristico e approssimativo – ha osservato Talarico – non solo può aggravare la situazione, ma addirittura mettere in ginocchio la giù debole società meridionale. Io considero però il federalismo non un mostro da cui difendersi a tutti i costi, ma un’occasione preziosa anche per il Mezzogiorno. Il federalismo in quest’ottica, può anche rappresentare un’opportunità, a patto che ci si rimbocchi le maniche e si affrontino i problemi sul tappeto, senza vittimismi. Il vento del Sud, un soffio vivificante di riscatto, non può riproporre vecchie lamentazioni, i soliti piagnisdei che per decenni hanno dipinto un quadro in cui ‘tutto congiura contro di noi’”.

“Bisogna riprendere, allora, il senso più autentico del progetto federalista – ha concluso il Presidente –  un progetto solidale e inclusivo. Credo, infatti, che le classi dirigenti del Sud debbano sentirsi a tutti gli effetti classe dirigente nazionale ma debbano anche cogliere quest’occasione per essere più consapevoli e responsabili nella gestione della spesa e nell’amministrazione della cosa pubblica”.

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI