12 novembre 2010    

Popolari Liberali: “Pensare di più al Sud”


“Vogliamo aprire un confronto più incisivo nel Pdl, nazionale e regionale, coinvolgendo tutte le diverse sensibilità del partito. L’intenzione è quella di rafforzare  i valori del cattolicesimo-democratico,  in  una visione laica della politica, e focalizzare meglio la strategia programmatica ed amministrativa con la quale affrontare  i problemi del Paese e della Calabria”. Il segretario-questore Giovanni Nucera
E’ quanto sostiene il consigliere regionale  Giovanni Nucera (Pdl), membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa e coordinatore calabrese  dei “Popolari liberali”,  il movimento fondato dal  Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, senatore Carlo  Giovanardi.  “Nell’attuale,  critica e per più versi fluida situazione politica ed economica in cui versa il Paese -  spiega Nucera -  e considerata la gravità del disagio sociale che si vive nel Mezzogiorno (segnatamente in Calabria) è urgente,  proprio per frenare la sfiducia dei cittadini verso le Istituzioni,   contribuire al superamento della disomogeneità culturale e della conflittualità politica della coalizione, anche al fine di  superare la pericolosa ‘emergenza democratica’ in cui, ormai da tempo, il nostro Paese è  bloccato”.
Nucera  riassume i punti  salienti di un documento approvato dai ‘Popolari liberali’ calabresi  nel corso di una riunione (alla quale, tra gli altri, sono intervenuti Dionisio Gallo, Ennio Morrone, Franco Massimo e Salvatore Colavolpe)  svoltasi a Lamezia Terme  in vista dell’assemblea programmatica che il movimento terrà a  Salerno dal 20 al 21 novembre  ed in preparazione della competizione elettorale della primavera 2011: “Oltre ad esaltare la democrazia rappresentativa, puntualizzando che  governare   non  deve essere inteso come sinonimo di comandare – chiarisce  Nucera - , abbiamo voluto sottolineare l’importanza di tenere nel dovuto conto  tutte le legittime forme di rappresentanza democratica dei cittadini, anche quelle numericamente minoritarie, le quali, nella misura e nel modo che ad esse compete, sono responsabili del bene comune non meno di quanto lo siano gli altri partner”.  Ancora Nucera:“Proprio per dare un contributo alla concretizzazione dei valori che condividiamo con il Pdl,  i Popolari Liberali,  in virtù di nobili tradizioni politiche e dell’inequivocabile radicamento nel territorio, rivendicano la possibilità di concorrere nelle competizioni elettorali amministrative con liste autonome e con autonomi candidati a Sindaco o Presidente di Provincia là dove esistano le condizioni. Mentre, sempre in  una logica di pari rispetto, riteniamo sia  utile  lavorare insieme per elaborare progetti e programmi di politiche che pongano costantemente nell’agenda politica nazionale il Mezzogiorno come territorio di potenziale sviluppo e reale risorsa per il rilancio dell’economia nazionale e la proiezione del Sud Italia come baricentro di tutte le politiche euromediterranee.  In tale senso, siamo dell’avviso, che soprattutto nel Mezzogiorno bisogna contrastare ogni forma di intenzione secessionista,  molte volte  minacciata anche da alleati di Governo.” 
Conclude Nucera: “Nel documento politico approvato all’unanimità a Lamezia, riteniamo, altresì, urgente aprire nel Pdl  una Conferenza programmatica che offra, nel confronto con l’associazionismo e le organizzazioni professionali nazionali ed europee,  l’avvio di  una moderna ed incisiva politica sullo stato sociale e sull’immigrazione ispirata da una visione laica del solidarismo e dell’integrazione dell’immigrato. Specificamente per la Calabria, è a nostro avviso urgente predisporre una politica ambientale che tuteli e salvaguardi un  territorio fortemente a rischio sia per la sicurezza delle persone che per la costruzione di un’economia incentrata sullo sviluppo armonioso e produttivo. Inoltre, crediamo che sia necessario  fare il punto sulle risorse comunitarie impiegate e non impiegate.  Vista l’inefficacia con cui nel passato sono state utilizzate, dato che il gap Nord/ Sud anziché ridursi s’è ampliato, è centrale nell’azione politica capire con il massimo di trasparenza a che punto si è e in quali direzione si intende andare.  Infine,  siamo dell’idea che nella lotta alla criminalità organizzata, per cui sono sotto gli occhi di tutti i successi fin qui ottenuti, occorre non lasciare sola la Calabria. Anzi, è urgente dotare la magistratura e le forze dell’ordine di risorse, mezzi e strumenti indispensabili per arginare l’illegalità. La lotta al crimine, infatti, costituisce un presupposto ineliminabile per qualsivoglia progetto di rilancio economico e sociale della regione”.

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