8 novembre 2010    

Pacenza (Pdl): "Attuare i programmi di messa in sicurezza"


Il Presidente del Comitato per la qualitą e la fattibilitą delle leggi Salvatore Pacenza ''Ora basta, non si puo' piu' vivere nel terrore per ogni nuova pioggia: sediamoci tutti a tavolino, ognuno per le rispettive competenze e per i poteri affidatigli dalla legge, e mettiamo al sicuro Crotone e la sua provincia, sia dal rischio esondazioni, che dal dissesto idrogeologico''. Il presidente del Comitato per la
qualita' e la fattibilita' delle leggi, Salvatore Pacenza, invita gli Enti locali e le deputazioni regionali e nazionali ad attuare una sinergia istituzionale per prevenire i rischi provocati dal maltempo nella provincia di Crotone. ''Gli strumenti per fornire sicurezza ai cittadini ci sono da anni ormai - prosegue ancora Pacenza - ma sono considerati alla stregua di semplici enunciazioni d'intenti da parte degli organismi competenti che, puntualmente, sono lasciate a marcire nei cassetti delle Pubbliche amministrazioni. Che si chiami ''Piano Versace'', ovvero la messa in sicurezza dell'Esaro redatto all'indomani dell'esondazione del 14 ottobre 1996; che sia denominato Pai, Piano d'assetto idrogeologico della Regione Calabria; che si faccia riferimento al Prg (Piano regolatore generale) della citta' capoluogo; il risultato e' sempre lo stesso: il verificarsi dello stato d'emergenza per Crotone e provincia a causa del maltempo. Partendo proprio da quest'ultimo punto, ovvero le prescrizioni contenute nel Prg della citta' capoluogo, va subito sottolineato che, allo sblocco delle nuove lottizzazioni da esso consentite, deve essere consequenziale, e altrettanto perentoria, la realizzazione delle cosiddette opere di urbanizzazione. Compresa la formulazione di un progetto piu' complessivo di
canalizzazione delle acque piovane. La messa in sicurezza dell'Esaro e' solo la punta dell'iceberg in quella che si potrebbe definire la classifica delle urgenze da attuare con tempestivita' per evitare i rischi corsi in caso di maltempo nella citta' capoluogo. Le zone piu' remote della citta', cosi' come i nuovi quartieri (che stanno sorgendo in periferia e nelle parti alte del capoluogo ionico), stanno subendo, a mio modesto avviso - conclude Pacenza - lo scotto di logiche programmatiche carenti e sorpassate, che mettono a rischio l'incolumita' dei cittadini. Ecco perche', alla luce di tutto cio', credo che, proprio su queste problematiche, debba concretizzarsi al piu' presto una sinergia istituzionale che metta attorno ad un tavolo anche le associazioni di categoria del settore edile ed
industriale''.

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