8 novembre 2010    

Il Corecom si prepara al passaggio al digitale terrestre (di Luisa Lombardo)


Primi passi verso il digitale terrestre. Il trasferimento dal sistema analogico al  digitale costituisce un'importante innovazione tecnologica che coinvolgerà, nel Paese, oltre 20 milioni di abitazioni, entro il 2012.
La Calabria, intanto, si prepara a questo appuntamento con una serie di incontri e tavoli di consultazione che il Corecom, Comitato regionale di controllo sulle Comunicazioni, ha indetto, per traghettare il sistema dall’analogico al digitale.
E proprio a Palazzo Campanella, si è tenuto il primo “Tavolo Tecnico” per accompagnare emittenti ed utenti.
Com’è noto, saranno Cosenza e Crotone le prime due province chiamate allo “switch-off”, con l’entrata a regime entro il primo semestre del 2011. Tecnicamente si spegneranno i vecchi ripetitori analogici ma occorrerà tutta una  fase preparatoria che vedrà coprotagonisti diversi soggetti tra cui, le Province, le Comunità Montane, le Camere di Commercio e la Rai.
Al primo “Tavolo Tecnico”  promosso dalla Presidente del Corecom, avvocato Silvia Gulisano, hanno partecipato i componenti Mario Campanella e Alessandro Manganaro, il direttore dello stesso organismo, avvocato Rosario Carnevale, Valerio Santoro della Direzione Strategia Tecnologica Rai, Giuseppe De Meio e Massimo Canale per Rai Way. Per la Provincia di Crotone, era presente il Vicepresidente, Gianluca Bruno; mentre, per la Provincia di Cosenza, l’ingegnere Paolo Zumpano. In rappresentanza della Comunità Montana Silana, hanno preso parte ai lavori, Domenico Ricci e Francesco Cava.
In apertura, lo staff del Corecom ha distribuito un ricco e corposo dossier sul sistema digitale terrestre e sulla qualità della ricezione del segnale televisivo. “Arriviamo insieme alle ultime regioni a questo appuntamento - ha affermato Silvia Gulisano - ma abbiamo il vantaggio di poter far tesoro delle esperienze precedenti. Lavoreremo in sinergia con la Giunta e il Consiglio regionale e tutti gli attori del processo per evitare quella parcellizzazione degli interventi che determina dispersione di energie e risorse, puntando, quindi, sull’ottimizzazione dei risultati. Nell’agenda del Corecom - ha concluso Gulisano - è in programma un incontro con la Giunta regionale per verificare la fattibilità di un piano di sostegno per le emittenti televisive”.
Nel suo intervento, Alessandro Manganaro ha insistito sui contenuti di tipo “educativo” mentre Mario Campanella ha rimarcato la parte della relazione della Presidente relativa al ruolo importante della Giunta Scopelliti. 
In Calabria, su 40 emittenti sono 16 quelle che già stanno sperimentando il digitale terrestre. Quando il sistema sarà pienamente a regime, ogni emittente avrà 4, 5 canali da riempire di contenuti, cioè il quintuplo dei programmi attuali. Tutto questo comporterà una spesa rilevante per le televisioni, chiamate a riconvertire gli impianti ma ci saranno nuove opportunità di lavoro e la possibilità di variegare e migliorare l’offerta anche con programmi che approfondiscono i problemi della fasce sociali più deboli e con un taglio di tipo educativo. La possibilità di accedere ad un maggior numero di programmi; una migliore qualità delle immagini oltre che del suono e la possibilità di interazione, sono fra i principali vantaggi del digitale. Minore, inoltre, sarà l’inquinamento elettromagnetico.
Tecnicamente, sarà possibile ricevere il digitale terrestre tramite un decoder che può essere già integrato o esterno al televisore in base al tipo di apparecchio posseduto.

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