8 novembre 2010    

Fare luce sui “derivati” per futuro del bilancio regionale


Prosegue l’attività di indagine e di approfondimento del Comitato regionale di Controllo Contabile, presieduto da Gianluca Gallo (Udc), sugli strumenti finanziari derivati, utilizzati dalla Regione. Il Presidente del Comitato regionale di controllo contabile

Gli strumenti finanziari derivati sono contratti basati sull’andamento di variabili, che possono essere di diversa natura (quotazioni azionarie, tassi di interessi e di cambio, prezzi di merci, tariffe, ecc.); il termine ‘derivato’ sta, appunto, a indicare la derivazione del valore dello strumento da un’attività o da un altro indice sottostante.

Il Comitato ha ascoltato l’avvocato Luigi Bulotta, già Direttore Generale del Dipartimento Bilancio, il quale ha ricostruito il quadro delle operazioni di finanza derivata effettuate dalla Regione. 

“Sulla questione dei derivati - ha spiegato Bulotta - anche la Corte dei Conti ha aperto una sua indagine. I contratti sottoscritti, infatti, oltre ad essere aleatori per natura, presentavano già in sè, nella fattispecie, profili di negatività”.

“Sulla questione dei contratti di finanza derivata sottoscritti dalla Regione - ha sottolineato l’ex Direttore Generale - si gioca il futuro del Bilancio regionale. In atto, risultano 9 contratti stipulati dalla Regione Calabria che si riferiscono ad operazioni derivate tutte stipulate dal 2002 al 2007. Gli esborsi, trattandosi di contratti legati all’indice Euribor, sono attualmente limitati perchè, bassi sono i tassi di interesse, ma se questi ultimi riprenderanno a salire, le ripercussioni sulle casse della Regione saranno gravi, anche alla luce del federalismo fiscale. La Regione ha instaurato un giudizio civile nei confronti delle banche. L’oggetto dei giudizi pendenti riguarda sia il recupero delle commissioni occulte che ammonta a 52 milioni di euro; ma punta anche alla dichiarazione di nullità o di annullabilità dei contratti a rischio ed al risarcimento per il pagamento dei differenziali negativi. In alcuni casi - ha concluso - è stata tra l’altro riscontrata un’anomalia nella coincidenza tra il soggetto che rivestiva compiti di consulenza e quello scelto come contraente”.

A conclusione dei lavori, il Presidente Gianluca Gallo ha dichiarato: “Il quadro che emerge sui ‘derivati’, dalla relazione dell’Avvocato Bulotta nonchè da quella degli uffici regionali, è davvero preoccupante. Nei prossimi giorni, convocheremo nuovamente l’organismo per approfondire ulteriormente la questione rispetto alla quale - come ha suggerito anche il collega Imbalzano - dobbiamo determinarci. Quello che preoccupa, oltre alle commissioni occulte, è l’andamento dei tassi di interesse, attualmente bassi per la recessione, ma che potrebbero aumentare a seguito dell’eventuale ripresa economica con il rischio  che potrebbe venirsi a determinare una situazione pericolosissima  per la finanza regionale. Per questo - ha concluso - occorre mettere in campo un’efficace azione di controllo e di contrasto”. 

Ai lavori hanno preso  parte i componenti Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) Emilio De Masi (Idv) e i consiglieri Salerno (Pdl), Chiappetta (Pdl), Serra (Insieme per la Calabria - Scopelliti Presidente) e Parente (Scopelliti Presidente).

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