29 ottobre 2010    

Magarò (Scopelliti Presidente): “Un’agenzia regionale contro la criminalità”


La Commissione regionale contro il fenomeno della mafia, presieduta dal consigliere Salvatore Magarò, ha interamente assorbito la sua riunione con l’audizione del prefetto Mario Morcone,  Direttore  dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Il Presidente della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia
“Sono qui – ha detto Mario Morcone – per raccontare cosa stiamo facendo sul contrasto e sull’utilizzo dei beni mafiosi”. Morcone, inoltre, ha sottolineato “l’importanza della legge di istituzione dell’Agenzia, frutto di una decisione bipartisan del Parlamento, fatto particolarmente importante sotto il profilo della volontà dello Stato di impegnarsi intensamente su questi temi”. Mario Morcone, ha posto l’attenzione sulla necessità che l’Agenzia nazionale possa trovare un interlocutore unico a livello regionale, per potere efficacemente coordinare tutte le attività connesse ed i rapporti con gli enti locali, in particolare, con i piccoli comuni, che non hanno grosse disponibilità finanziarie autonome per riavviare attività confiscate o rendere agibili immobili, spesso oggetto di vandalismi prima della loro acquisizione. Morcone, infine, ha riaffermato il ruolo di struttura-madre della sede di Reggio Calabria dell’Agenzia, rispetto alle altre sedi decentrate.
“L’informativa del prefetto Morcone su un argomento particolarmente delicato e serio, soprattutto per la Calabria – ha detto il presidente della Commissione, Salvatore Magarò – come quello della destinazione e della gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, è stata puntuale ed a largo spettro. Un’autentica opportunità per implementare efficacemente le iniziative di legge che la Commissione regionale antimafia intende elaborare. I dati fornitici oggi dal prefetto Morcone  sul totale di immobili ed aziende oggetto di confisca in Calabria, alla data del 6 settembre 2010,  sono significativi per ampiezza del fenomeno ed allarme sociale: 1532 confische complessive, di cui 1421 gli  immobili e 111 le aziende. Solo nel reggino, si contano, sul totale dei beni confiscati, 940 immobili e 81 aziende. In molti casi – ha detto Magarò – si tratta di comuni che hanno scarsissima capacità finanziaria, per cui sarebbe necessario che all’interno della programmazione delle opere pubbliche nella regione, si individuasse una percentuale di risorse da destinare appunto al recupero produttivo e sociale dei beni confiscati. Mi pare,inoltre, condivisibile la preoccupazione del prefetto Morcone nella parte in cui esplicita chiaramente le così dette difficoltà ambientali che insorgono nel momento in cui proprio i comuni si vedono assegnati i beni. E’ un fenomeno, purtroppo, comune a tutta la Calabria e non solo riscontrabile nel reggino. Lo testimoniano gli innumerevoli attentati agli amministratori pubblici, intimidazioni e danneggiamenti. In questo quadro – ha concluso Salvatore Magarò – la proposta di legge regionale per istituire un’Agenzia regionale, si muove in direzione di un rafforzamento del fronte istituzionale contro il crimine organizzato, dove, in campo, non ci sarà soltanto un sindaco isolato, ma la massima istituzione calabrese”.
Numerosi gli interventi dei consiglieri presenti ai lavori, che hanno chiesto informazioni al prefetto Morcone e posto quesiti all’alto dirigente dello Stato. In particolare, dai consiglieri Censore (PdL), Dattolo (Udc), Pacenza (PdL), Aiello (Fed. della sinistra), Giordano(IdV), Serra(Insieme per la Calabria), e Maiolo(Pd), hanno chiesto al Direttore dell’Agenzia nazionale “una maggiore attenzione sui tempi di recupero ai fini sociali dei beni confiscati”, ed il coinvolgimento più esteso degli operatori del terzo settore e del sistema associazionistico. Ai lavori hanno partecipato anche i consiglieri Nucera(PdL), Rappoccio(Insieme perla Calabria) e Caputo(PdL).
    
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