27 ottobre 2010    

Sulla (Pd): “Coinvolgere gli Enti locali nella programmazione della rete scolastica”


“La programmazione della rete scolastica calabrese, che si sta avviando sulla base degli indirizzi dettati dalla Regione, è contestata da moltissimi enti locali. Il dovere delle Istituzioni è di non chiudersi, ma di tenere conto delle osservazioni che arrivano dal territorio, specie di fronte a diritti fondamentali come quello allo studio”. il segretario-questore Francesco Sulla
L’ha sostenuto il consigliere regionale del Pd Francesco Sulla, membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa calabrese,  nel corso di un incontro  con amministratori comunali e dirigenti della Lega delle Autonomie locali svoltosi a Catanzaro .
“Spetta alla Regione - ha spiegato Sulla -  occuparsi della  problematica della  chiusura o dell’accorpamento degli istituti scolastici nei piccoli Comuni; siamo nell’ ambito di sicura competenza regionale, così come ha stabilito la Corte Costituzionale. Non  sussistono dubbi in ordine alla facoltà spettante alle Regioni e agli enti locali di prevedere misure volte a ridurre, nei casi in questione, il disagio degli utenti del servizio scolastico”.
L’esponente del Pd ha ascoltato le preoccupazioni dei sindaci ed ha concordato con loro che “fermare l’attività di 400 scuole in Calabria sarebbe una iattura. La scelta, su questioni cosi complesse e gravi, va senz’altro concertata, perché è in discussione il futuro della nostra terra. In questa fase difficile per la Calabria, il solo pensiero di chiudere quattrocento scuole, come ho già detto in altre circostanze, non dovrebbe farci dormire. Senza scuole in Calabria,  soprattutto in tante realtà dell’entroterra, non ci può essere legalità né salvaguardia dell’identità.   Il  ‘dimensionamento’ scolastico che si ha in animo di attuare  penalizzerebbe soprattutto le realtà locali dell’entroterra  e  fasce di popolazione residenti che già vivono gravi difficoltà sociali ed economiche legate alle loro particolari caratteristiche insediative. Aggraverebbe i fenomeni di spopolamento, incidendo pesantemente sulla qualità di vita di comunità che viceversa necessitano di politiche di sostegno e rivitalizzazione.”
Ad avviso di Sulla, “tocca al Consiglio regionale rimodulare la  proposta, attraverso il coinvolgimento delle  autonomie locali, anche in considerazione che, per il prossimo anno scolastico, è previsto unicamente un tetto di risparmio su scala nazionale e che la materia non è stata ancora definitiva. Nel senso - ha concluso -  che si sta ancora cercando un punto di approdo condiviso in sede di Conferenza Unificata. Mi auguro che l’assessore alla Pubblica istruzione Mario Caligiuri,  che  ha già avuto contatti con i sindaci, anche al fine di scongiurare  che  la maggior parte dei Consigli comunali si determinino negativamente sulla programmazione della rete, aprendo a possibili ricorsi giurisdizionali che potrebbero avere effetti negativi sulla necessità di una intelligente interlocuzione tra Regione e sistema delle autonomie, farà quanto è in suo potere per scongiurare conclusioni infelici dell’intera problematica”.


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