20 ottobre 2010    

Verso l'istituzione della fondazione Franco Fortugno (di Francesco Talarico *)


L'ex vicepresidente del Consiglio  Franco Fortugno, assassinato a Locri il 16 ottobre del 2005“Se dopo l’assassino  di Franco Fortugno, la mafia riteneva che  tutto sarebbe rimasto come prima, ha sbagliato i propri calcoli.  Anzi, io credo che quel delitto  abbia  dato una scossa alla società civile calabrese, favorendo il risveglio delle coscienze e l’impegno fattivo della parte sana della nostra comunità. Sono passati cinque anni esatti da quando un politico perbene, il vicepresidente del Consiglio regionale, l’amico Franco, è stato barbaramente ucciso, suscitando profondo sdegno nei calabresi e nel Paese. La ‘ndrangheta non è solo un fenomeno calabrese.  E’ una piovra che ha tentacoli ovunque e si annida dove ci sono speculazioni ed interessi criminali da gestire.  Il lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine ha portato a risultati importanti, sono tanti gli arresti  eccellenti, fondamentale è stata poi la confisca delle ricchezze e dei beni illegittimamente conseguiti. Questo encomiabile sforzo va ulteriormente sostenuto, potenziando le strutture di intelligence, gli organici della magistratura e quelli delle forze di polizia. Non basta, però, solo la repressione se non è  accompagnata da un’azione preventiva che edifichi in Calabria una nuova cultura della legalità. Con il presidente Scopelliti, abbiamo inteso inaugurare, fin da subito, una nuova stagione che vuole e deve premiare le persone capaci e meritevoli, mettere in luce le valenti professionalità che esistono, tutelare i più deboli e stare, senza se e senza ma, dalla parte degli onesti, isolando e combattendo le illegalità, le lobby e gli sprechi. Da soli non ce la potremo fare, però, se lo Stato, nelle sue massime espressioni, non ci sosterrà in questa ferma volontà di cambiamento. Sarà un lavoro lungo e difficile, ma il nostro impegno e la nostra dedizione saranno totali. Incominciando dal riordino del sistema legislativo di sostegno alla lotta al racket ed all’usura, con aiuti economici agli imprenditori e commercianti che denunciano tali crimini. Vareremo, in accordo con la Conferenza per la sicurezza e con le associazioni antimafia, l’istituzione della Bottega della legalità da ubicare  nella sede del Consiglio regionale. Si  tratta di un luogo  pubblico, ove le cooperative e le associazioni che producono  nelle terre e nelle aziende confiscate alle cosche mafiose potranno esporre e commercializzare i loro prodotti agroalimentari ed artigianali. A breve, alla presenza dei Ministri dell’Interno, dell’Istruzione e del Lavoro, ci confronteremo in Consiglio regionale, consapevoli che la mafia si sconfigge con la repressione, ma anche implementando la cultura, l’istruzione e il rilancio delle opportunità occupazionali ed  economiche. Uno sforzo corale che dovrà vedere coinvolti le organizzazioni imprenditoriali, sindacali e la Chiesa. Desiderio anche annunciare, in questa occasione, che assieme alla famiglia di Franco, il Consiglio regionale ha in cantiere  la costituzione della ‘Fondazione Fortugno’, il cui  scopo principale dovrà essere la promozione di attività culturali, di studio, di ricerca, di assistenza, che favorisca nolo sviluppo della cultura della legalità. Sono sicuro che tutti assieme, ciascuno per la propria parte, riusciremo a costruire una regione che si integri a pieno titolo nel ‘sistema Paese’. Alla disperazione che produce la ‘ndrangheta ed al progetto di morte che l’accompagna, sapremo soppiantare la speranza, la fiducia ed il disegno di vita che sa infondere e creare una terra   veramente libera ed orgogliosa”.
* Presidente del Consiglio regionale
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