15 ottobre 2010    

Imbalzano (Scopelliti Presidente): “Per Gioia Tauro prospettive interessanti”


”Per Gioia Tauro si intravvedono incoraggianti prospettive. A pochi giorni dalla firma dell’APQ per Gioia Tauro, che impegna quasi 500 milioni di euro da spendere in 19 interventi nell’area del porto, e che rappresenta uno sbocco di valenza epocale per la Piana e per l’intera Calabria, frutto dell’intelligente, tenace e produttivo lavoro del presidente Giuseppe Scopelliti e dell’assessore Giacomo Mancini, si avvia la fase operativa per la realizzazione di quella piattaforma logistica intermodale, a lungo auspicata, per recuperare i ritardi antichi che sin qui hanno impedito quelle positive ricadute in termini di sviluppo e di occupazione da sempre attese nell’area pianigiana”. Il consigliere della lista
E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente), che ha partecipato ai lavori di presentazione del Piano Nazionale della Logistica da parte del sottosegretario alle Infrastrutture  e Trasporti, Bartolomeo Giachino, alla presenza del governatore Scopelliti.
“Per la prima volta – continua Imbalzano – si realizza uno strumento di programmazione nazionale in un settore strategico per l’economia del Paese, com’è quello dei trasporti e della logistica, tenendo conto delle possibilità di sviluppo della struttura portuale più importante del Mediterraneo qual è Gioia Tauro. Abbiamo, in particolare, presso atto con soddisfazione, della dichiarata volontà del Governo di individuare le azioni specifiche che possono consentire a Gioia Tauro, non solo di difendersi dall’agguerrita concorrenza degli altri porti del Mediterraneo, ma di puntare sin dal 2011 all’ ulteriore  aumento dei traffici commerciali e quindi alla possibilità concreta di portare nuovo lavoro. Si avvia finalmente - conclude Imbalzano - una fase di forte appetibilità per l’insediamento dei grandi operatori logistici nazionali ed internazionali che consentirà, da una parte, la valorizzazione delle attività oggi esistenti e pressoché abbandonate a se stesse, e dall’altra, l’auspicabile insediamento di altre imprese ed il conseguente irrobustimento del tessuto economico della Piana di Gioia Tauro e dell’intera Calabria, con tutte le positive ricadute per un territorio, da tempo stremato da una crisi prolungata dei comparti produttivi tradizionali”.
 
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