14 ottobre 2010    

"La Chiesa a Reggio per il bene comune" (di Alessandro Nicolò*)


“La 46° Settimana Sociale della Chiesa cattolica a servizio del bene comune, che  si svolgerà quest’anno  a Reggio Calabria tra il 14 ed il 17 ottobre, riempie di fervida speranza quanti hanno a cuore le sorti di questa regione. Come ha detto s.e. l’Arcivescovo di Ivrea, mons. Arrigo Miglio, presidente del Comitato scientifico ed organizzatore dello straordinario evento, “la scelta della sede, fatta due anni orsono, è stata provvidenziale perché ci permette di vivere l’evento in un punto dove le sofferenze del Paese, in particolare del Sud, si manifestano in modo acuto”.

Già nel febbraio di quest’anno, con il documento della Conferenza episcopale italiana su ‘Chiesa e Mezzogiorno’, erano stati tracciati i solchi su cui muovere coerentemente la  prassi sociale, a partire  dalla lotta per il lavoro e contro il crimine organizzato. Sua Santità, Benedetto XVI, nei giorni scorsi a Palermo aveva anticipato i temi della discussione, con un forte invito alla partecipazione dei cattolici in politica, ‘senza sostituirsi a nessuno’, ma lavorando sull’uomo attraverso le attività formative.

Le ‘Settimane sociali’, dunque, sono il luogo naturale da oltre cento anni, in cui si costruisce la dottrina sociale dei cattolici italiani.

Il fervore delle iniziative che hanno anticipato e costruito con decine e decine di incontri e dibattiti l’appuntamento di Reggio Calabria, è servito a preparare il terreno per individuare le azioni per il bene comune. Sussidiarietà e  solidarietà, nelle loro accezioni plurime – come è scritto nell’enciclica di Papa Benedetto XVI ‘Caritas in veritate’ – “devono costituire una potente risorsa sociale a servizio dello sviluppo umano integrale”. E qui voglio ricordare le accorate espressioni di S.E. card. Angelo Bagnasco, quando afferma che ‘il Paese deve tornare a crescere, condizione fondamentale, questa, per una giustizia sociale che migliori le condizioni del nostro Meridione, dei giovani senza garanzie, delle famiglie monoreddito. Una responsabilità grave che ricade su tutti, in primo luogo sui soggetti che hanno doveri politico-amministrativi, economico- finanziari, sociali, culturali, informativi’.

Il richiamo alle responsabilità del card. Bagnasco, che è rivolto all’intera comunità nazionale, deve dunque spingerci con maggiore determinazione a rendere compiuta la nozione di ‘bene comune, bene di tutti e di ciascuno, non compatibile con una teoria di società al singolare’.

Dall’alto del magistero della Chiesa, come lo fu già ai tempi di don Luigi Sturzo, si eleva il richiamo a tutta la Nazione affinché con spirito unitario si riprenda il cammino della solidarietà nazionale  per un Mezzogiorno ed una Calabria che concorrano finalmente allo sviluppo nazionale. In parte lo stanno, purtroppo, già facendo, con la ripresa della nuova emigrazione che disgrega le famiglie come  un tempo. Il così detto ‘capitale  umano’ - espressione quasi sacrilega se applicata all’Uomo - che sta partendo dal Sud per incrociare una debole ripresa economica deve smuovere le coscienze di tutti e di ognuno. Oggi, e tutti ne abbiamo coscienza, le profonde modifiche che hanno riguardato il modo di lavoro ed i luoghi di lavoro, non offrono grandi opportunità come negli anni ’50. Ci auguriamo, quindi, come ha detto mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina,  ‘che la Settimana sociale di Reggio Calabria possa diventare per tutti i cattolici italiani un momento di leale dialogo, di discernimento comunitario  e di impegno fattivo a servizio del bene di ognuno e di tutti, per la crescita spirituale, morale, sociale ed economica del nostro Paese’.

* Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria
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