7 ottobre 2010    

Nucera (Pdl): “A difesa dell’autodeterminazione dei popoli”.


Il segretario-questore Giovanni Nucera “L’iniziativa segna senza dubbio una presa d’atto della volontà della Regione Calabria di incrementare ed approfondire contatti concreti con i popoli dell’area mediterranea e dell’area sud dell’Europa”.
 E’ quanto ha, tra l’altro,  affermato il segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giovanni Nucera, partecipando ad una manifestazione indetta dall’associazione dei cittadini georgiani in Italia, presieduta dalla dott. Nina Maziashivili, e da numerose associazioni culturali, alla presenza dell’ambasciatore in Italia, dott. Konstantine Gabashivili.
“La presenza di una nutrita  rappresentanza georgiana in Calabria ed a Reggio – ha detto Nucera – costituisce una solida base di riferimento per forti scambi culturali ed economici, tant’è che sin dai prossimi giorni saranno avviati processi di ulteriore cooperazione, grazie alla forte determinazione del presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, ed al fattivo operato dell’assessore all’Internazionalizzazione, dott. Fabrizio Capua. La Calabria – ha sostenuto Nucera – aspira a diventare partner privilegiata della Repubblica di Georgia, così come di altri Paesi in via di sviluppo, non limitandosi a guardare solo alle aree forti di Europa. Vi sono potenzialità di partenariato – ha affermato Giovanni Nucera -  che vanno perseguite sia  sotto il profilo dello scambio culturale, che sotto quello più squisitamente economico e produttivo. Peraltro, lo sforzo messo in campo dalla nuova Regione si muove nel solco delle decisioni degli organismi internazionali, l’Onu e la UE, che sul tema della democrazia e dei rapporti bilaterali e  multilaterali, fissano paletti invalicabili a difesa dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli. Con questi intendimenti – ha concluso Nucera – sono certo che la Calabria saprà proficuamente lavorare con politiche innovative in tema di integrazione sia con il popolo georgiano che con altri popoli, tenendo fermi i principi di rispetto reciproco e di leale collaborazione internazionale”.


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