24 ottobre 2005    

Antonio Borrello (Pop-Udeur): “Un punto di snodo per la vita politica”




 “L’assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale on.  Franco Fortugno rappresenta senza dubbio  un punto di snodo per la vita calabrese. Dopo l’assassinio Fortugno niente può essere come prima, né in Calabria né nelle Istituzioni regionali. antonio borrello
La grande partecipazione di popolo al suo funerale a Locri  e le vibranti parole del vescovo, monsignor Giancarlo  Bregantini, dimostrano che c’è una Calabria non sottomessa ai diktat della mafia.  Una Calabria  sicuramente condizionata ma non rassegnata, ferita ma non annichilita, anzi pronta a reagire ed a fare la sua parte. C’è una Calabria, ed i giovani che in questi giorni manifestano nelle piazze delle nostre città lo attestano, che intende dire basta alle ingiustizia  ed affrancarsi dal fenomeno criminale. La purificazione socio-culturale e quella politico-economica, su cui lucidamente   si è soffermato Bregantini, deve essere l’impegno centrale  della politica regionale ed in questa direzione dobbiamo impegnarci di più, più efficacemente e in maniera concertata. Il Governo deve però  smetterla di essere distante dalla Calabria, persino quando si tratta di reagire rispetto ad eventi terribili come l’omicidio di un esponente di primo piano delle Istituzioni. Deve, al contrario,   iniziare a porsi sul serio il problema della sicurezza in Calabria, anche perché la sua latitanza, sul fronte del contrasto all’illegalità ma anche su tutte l’agenda dei problemi economici e sociali  del Mezzogiorno italiano,  costituisce oggettivamente un grave problema per la Calabria ma anche  per il Paese”. 

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