27 agosto 2010    

Magno (Pdl): "Programmare la formazione scolastica"


“Gli indirizzi regionali per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa’, approvati nell’ultima seduta del Consiglio regionale, rappresentano uno strumento innovativo per la scuola calabrese, consentendo di adeguare l’offerta formativa  alla realtà socio-economica di un territorio, di cui deve cercare di interpretare i bisogni, anche di lungo periodo”.Il presidente della V Commissione Mario Magno

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl, nonché presidente della quinta  Commissione “Riforme e Decentramento”, Mario Magno, che aggiunge: “I parametri, che fondano la nuova normativa in tema di autonomia scolastica ed entreranno in vigore (per un periodo di cinque anni) a decorrere dall’anno scolastico 2011/2012, consentiranno l’integrazione degli interventi  di programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa con i criteri di formazione delle classi e quelli per la determinazione complessiva degli organici (di pertinenza esclusiva dello Stato), nonché l’ampliamento dell’offerta formativa, creando le condizioni necessarie per favorire nuovi sbocchi occupazionali ed universitari. In questo contesto, il nuovo testo normativo, confezionato sotto la perfetta regia dell’assessore Caligiuri che ne ha curato la preventiva discussione con Anci, Upi e sindacati –sostiene Magno- dimostra attenzione alla valorizzazione di indirizzi di studio che convergono sui settori turistico–alberghiero, dell’artigianato, agroalimentare e socio-sanitario e, allo stesso tempo, autorizza la soppressione di quelli che non sono più in linea con le esigenze formative degli studenti, le scelte delle famiglie ed il progresso tecnologico”.

Magno conclude così: “Lodevole, inoltre, la previsione di importanti deroghe – in tema di numeri necessari all’autonomia – a favore dei comuni montani e delle minoranze linguistiche, nonché la raccomandazione, rivolta alle Province che in autunno dovranno dare concreta attuazione alle linee regionali, al fine di salvaguardare la presenza delle istituzioni scolastiche all’interno di quelle aree particolarmente disagiate e ad intensa presenza criminale”.

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