5 agosto 2010    

Caligiuri sulla rete scolastica:


Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria“Ringrazio il presidente Salerno e tutta la Commissione per avere concorso in modo qualificato all’approvazione all’unanimità di un provvedimento strategico ed innovativo per la scuola calabrese".  E' quanto ha sostenuto a margine della riunione della III Commissione l'Assessore alla Cultura Mario Caligiuri. "Gli indirizzi - ha spiegato - producono effetti a decorrere dall'anno scolastico 2011/2012 ed hanno validità quinquennale, con aggiornamento automatico in sintonia con la normativa nazionale, proprio al fine di garantire continuità e stabilità. Il testo normativo, approvato dalla Giunta, è stato preventivamente discusso con l’Anci, l’Upi e con i sindacati. Gli indirizzi cercano di coniugare risparmio e qualità, favorendo nuovi sbocchi professionali; promuovere l’alternanza scuola-lavoro per collegare meglio la formazione al mondo del lavoro; modulare i piani dell’offerta formativa incentivando le strutture scolastiche ad attivare corsi di alta specializzazione in sintonia con le particolari destinazioni sociali ed economiche dei territori". "Fra gli obiettivi principali del provvedimento - ha detto ancora l'Assessore caligiuri - , in primo luogo, l’integrazione degli interventi  di programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa con i criteri di formazione delle classi e i criteri e i parametri per la determinazione complessiva degli organici di pertinenza esclusiva dello Stato; in secondo luogo, l’ampliamento dell’offerta formativa, in particolare, per il II Ciclo di istruzione, creando le condizioni necessarie per favorire nuovi sbocchi occupazionali ed universitari per i giovani diplomati correlando gli interventi ai settori economici e produttivi rispetto ai quali, la Regione possiede enormi potenzialità di sviluppo. Grande attenzione poi anche all’orientamento specie nei settori: turistico–alberghiero; artigianato; agroalimentare e socio-sanitario. In particolare, si è anche offerto un chiaro indirizzo sulla specificità degli istituti agrari nel contesto della formazione calabrese". "Quanto al dimensionamento - ha proseguito Caligiuri -  esso rappresenta l'atto fondamentale dell’organizzazione della rete scolastica e risponde alle esigenze di valorizzare l'autonomia delle singole istituzioni scolastiche assicurandone la stabilità; offrire a ciascuna comunità locale una pluralità di scelte articolate sul territorio; rendere le istituzioni scolastiche e le loro reti, interlocutori privilegiati di enti locali e di altre istituzioni operanti sul territorio. Le istituzioni scolastiche per acquisire e mantenere l’autonomia devono avere un numero di alunni compreso tra 500 e 900 e deroghe sono previste in alcune fattispecie espressamente previste fino a 300 alunni anche nei casi di comuni montani e delle minoranze linguistiche. Una raccomandazione, infine, è stata rivolta alle Province per salvaguardare la presenza delle istituzioni scolastiche all’interno delle aree particolarmente disagiate e ad intensa presenza criminale, perchè le scuole sono il primo presidio della democrazia”. 
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