16 luglio 2010    

La Rivolta di Reggio rivive in un volume edito da Iiriti (di Cristina Cortese)


Quando le immagini parlano più delle parole. Quando slogan del tipo “Meglio un giorno da Reggini che 100 da celerini” vanno dritto al cuore di una rivolta che ha coinvolto tutte le fasce della popolazione: donne, operai, intellettuali, professori, studenti, senza alcuna distinzione di classe sociale. Un movimento di popolo totale e assoluto nella sua trasversalità. 

Sono passati 40 da quando le aspettative economico-sociali di Reggio Calabria, nel contesto politico-unitario di una regione che stava per nascere, si tradussero nella Rivolta della città.

Ebbene, adesso, il tempo si ricongiunge suggestivamente ad un pezzo di storia impossibile da dimenticare. A fare da collante tra ieri ed oggi, il libro “La Rivolta di un popolo”, edito da Iiriti: sono le immagini, a lungo custodite nel cassetto, di una città insorta del fotografo Silvio Mavilla, fotoreporter appena ventitreenne quando, il 16 luglio 1970, affacciato al balcone di casa sul corso Garibaldi, insieme con il padre Edmondo, corrispondente cineoperatore Rai, decise per amore di cronaca, di documentare l’eccezionalità di un episodio: la carcassa di un’auto data alle fiamme in via Fata Morgana. Era l’inizio della rivolta; il primo atto che testimoniava le ragioni di un popolo che veniva defraudato di più di un diritto. Nasce da qui un vero e proprio viaggio di scatti inediti, che incastonano attimi infiniti ricchi di tensione, di desiderio di affermazione, di smania di appropriarsi di un capoluogo scippato ingiustamente. Un viaggio in cui la testimonianza di un giornalista del calibro di Alfonso Madeo, all’epoca dei fatti inviato del Corriere della Sera, uno dei primi cronisti “settentrionali”, raccolta dal giornalista Rai Franco Bruno, diventa vita pulsante di quei giorni, motivazione di tanta partecipazione con uno sguardo proiettato alle immediate conseguenze. Perché è da quei fatti, ed anche dal sacrificio di cinque morti, che, oggi, Reggio Calabria ha la sede del Consiglio regionale e l’autonomia della Corte d’Appello. “Siamo davvero felici, attraverso la voce e gli occhi dei protagonisti di quei lunghi mesi, di consegnare alla città il suo passato…per non dimenticare”, ammette Leo Iiriti. Il volume sarà distribuito in 18 fascicoli, più la copertina, come inserto del quotidiano “Gazzetta del Sud”.

Ed ad aprire il primo fascicolo, il messaggio eloquente di Piero Battaglia, Sindaco della rivolta: “Una città si ribella quando ha in sé il germe della speranza”. Proprio quella speranza che eleva il senso di appartenenza e la dignità di un intero popolo che urlava il riconoscimento dei propri diritti


 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI