9 luglio 2010    

Fedele (Pdl): “I punti cardine per il rilancio della Calabria” (di Cristina Cortese)


Riduzione dei costi della politica; Piano per il lavoro, la cultura come grimaldello per aprire alla Calabria strade nuove; assunzione di responsabilità sulla sanità, “che il centrosinistra ha riempito di debiti e di inefficienze”; rivisitazione efficiente dei fondi comunitari e miglioramento della qualità delle leggi regionali “che devono diventare fruibili dai cittadini e ossequiosi dei principi fondamentali della Carta costituzionale, dopo le tante impugnative del Governo per vizi di costituzionalità”.  Per Luigi Fedele, capogruppo del Pdl, sono questi i punti cardine per il rilancio della Calabria. “Punti sui quali- dichiara- il presidente Scopelliti e la maggioranza stanno adoperandosi senza risparmio”. Già alla guida del Consiglio regionale tra 2001 e 2005, nella Giunta Chiaravalloti, Fedele torna a Palazzo Campanella con 7.671 preferenze ottenute nell’ultima tornata elettorale. L’esperienza acquisita sul campo ed affinata da tanti anni vissuti ‘ad alta velocità’, ne fanno un politico navigato che ha sempre mantenuto un principio guida: mai perdere di vista il contatto con il territorio. “La gente è il punto di forza di un politico, che ti dà il suo consenso, ti sceglie accordandoti la tua fiducia- ammette-. Ma, ancor di più, dico che è questo il momento in cui ti senti veramente utile alla società. Riuscire a sposare i bisogni delle persone, risolvere i problemi che pesano sulla loro pelle, soprattutto sui più deboli, significa mettere realmente la politica al servizio della comunità. Ed è una gratificazione che continua ad appartenerti anche quando, per usare un termine calcistico, appendi le scarpe al chiodo”. Il capogruppo PdL Luigi Fedele
Torna in Consiglio con un ruolo di prestigio, alla guida del principale partito di maggioranza. Come si sente?
“Come potrei non essere contento? Ho il compito di fare da ‘cerniera’ tra la Giunta e il Consiglio, un rapporto che, spesso nel tempo, non è stato fluido come doveva essere e che invece è fondamentale perché rappresenta un momento di salto di qualità per la politica. Vivo, pertanto, quest’incarico con grande soddisfazione e con la consapevolezza che servono esperienza ed equilibrio, perché se interagire con tanti è motivo di arricchimento e di confronto anche all’interno della stessa maggioranza, è poi importante raggiungere un punto di incontro per costruire percorsi condivisi che rafforzino la linea politico-istituzionale da seguire.  Ebbene, è un ruolo che sto affrontando con serenità”.
Più volte, in questi ultimi tempi, ha ripetuto che la Giunta sarà chiamata a scelte difficili.
“Sì, è proprio così. Si tratta di scelte ferme e concrete da portare avanti con coraggio. Servono tanti tagli per eliminare gli sprechi. Non è possibile avere tanti ospedali simbolo di inefficienza e malasanità. Dovremo realizzare un sistema con pochi poli di eccellenza. E per fare ciò, bisogna prendere decisioni difficili”.
Ed ecco la Sanità, questione che da medico sente maggiormente
“E’ la priorità delle priorità, e credo che su questo siamo tutti d’accordo. Non c’è altra strada se non quella di risanare, il più possibile, un settore che, mai come adesso, necessita di una vera e propria riforma nell’esclusivo interesse dei calabresi. Occorre intervenire subito per mettere in campo provvedimenti che guardino alla razionalizzazione della Sanità su tutto il territorio regionale. Un percorso che deve, innanzitutto, ottimizzare la spesa ormai fuori controllo e risistemare l’intero comparto della Salute in Calabria in un’ottica di riorganizzazione degli ospedali e di un consequenziale potenziamento della medicina del territorio responsabilizzando, per questo, il lavoro dei medici di base. Insomma, una questione scottante, di cui Scopelliti è ben consapevole e che sta affrontando con il piglio giusto. Perché se rivoluzione deve essere, come è giusto, al tempo stesso, oltre a far quadrare i bilanci, bisogna consentire ai calabresi di poter contare sul sistema sanitario della loro Regione e quindi la priorità, a prescindere dai conti, è quella di avere una sanità efficiente che curi la gente”.
Cosa si sente di dire ai calabresi?
“Di avere tanta fiducia nel Governo di centrodestra, che non mancherà di dare risposte concrete e positive, mantenendo gli impegni presi con l’elettorato. Mi rendo conto che i problemi sono tantissimi e che elevate sono le attese della gente che ci ha gratificato con un consenso senza precedenti. Ma i primi segnali sono positivi, come il rinnovato di moltissimi vertici dirigenziali e l’inserimento di persone nuove, giovani e capaci. Resto, dunque convinto che le decisioni prese dal Governatore calabrese, seppur difficili e coraggiose, potranno appianare tutte quelle carenze strutturali, economiche e logistiche, che riguardano, in particolare, il settore sanitario”.
E poi, la macchina istituzionale è già partita.
“L’Assemblea legislativa regionale, con l’elezione dei Presidenti e degli Uffici di Presidenza delle Commissioni consiliari, è adesso pronta ad affrontare le sfide di questo particolare momento storico. La maggioranza  di centrodestra ha portato a compimento,  con grande  responsabilità politica ed istituzionale,   la delicata fase della nomina dei vertici delle Commissioni che rappresentano, cosi le ha definite tempo addietro un valente esperto di diritto costituzionale, gli occhi e le orecchie della Regione. E’, infatti, nelle Commissioni  che si svolge gran parte del lavoro legislativo, d’indagine e di analisi su settori molti delicati dell’economia e della società calabrese. Dalla qualità, intensità e serietà del lavoro che si andrà a fare, d’ora in poi, in ogni singola Commissione dipenderà l’efficacia di ogni singolo provvedimento legislativo che l’Aula voterà”.


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