9 luglio 2010    

L’importanza dei Parlamenti regionali


“Complimenti vivissimi e buon lavoro”.  E’ quanto ha detto - a  conclusione della riunione che si è svolta a Roma - il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico al neo eletto presidente della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome Davide Boni, presidente del Consiglio regionale della Lombardia.Il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico “La funzione dei Parlamenti regionali - ha aggiunto Talarico- specie in questa congiuntura, è non solo fondamentale ma anche molto delicata per evitare frammentazioni. L’essere riusciti, in un momento in cui le Regioni sono ingiustamente additate come Enti di sperpero, a votare all’unanimità il Coordinatore dei Parlamenti regionali, è un segno di autorevolezza nell’interlocuzione col Governo".
Il presidente Talarico è stato chiamato a far parte del Cooordinamento nazionale della Conferenza dei Presidenti. Ad avviso di Talarico, “occorre che i Consigli regionali italiani, responsabilmente, sostengano gli sforzi che sono necessari per fronteggiare la crisi, ovviamente facendo salvi i criteri di equità sociale e le prerogative di ogni territorio. Col federalismo le Regioni dovranno misurarsi, valorizzando il tratto della responsabilità delle classi politiche nella gestione della cosa pubblica, ma le Assemblee legislative, che sono i Parlamenti regionali in cui sono presenti tutte le forze politiche in rappresentanza della società civile, intendono svolgere appieno la loro funzione di elaborazione delle proposte legislative e di controllo. Spetta alle Assemblee legislative regionali - ha puntualizzato il presidente Talarico - evitare  che la coincidenza dei quaranta anni di regionalismo, celebrata di recente a Palazzo Madama alla presenza  del Capo dello Stato, rimanga soltanto un evento rituale. Proprio per focalizzare i punti di forza del federalismo ed arginarne le esasperazioni, che metterebbero in difficoltà il Mezzogiorno e le aree più economicamente svantaggiate come la Calabria, occorrerà approfondire le luci e le ombre di un modello di regionalismo democratico che tra alti e bassi ha prodotto sì dei buoni risultati per la qualità della vita dei cittadini ma anche provocato guasti e degenerazioni. I Consigli regionali, in tal senso, non intendono assolutamente restarsene in disparte o svolgere funzioni notarili, al contrario desiderano essere protagonismi di ogni decisione che incide sull’architettura istituzionale del Paese e sulla vita dei cittadini”


 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI