2 luglio 2010    

Il presidente Talarico sulla SLA: ‘Promuovero’ una iniziativa specifica in Consiglio’.


“Ho voluto incontrare Maurizio, la moglie Francesca e il suocero Carmelo, per conoscere personalmente quanti non solo lottano con coraggio e affrontano indicibili sacrifici contro una grave patologia ma si battono anche per una vera continuità assistenziale, per il diritto a un’assistenza domiciliare ad alta complessità, per trattamenti uniformi ed omogenei su tutto il territorio nazionale e persino nell’ambito della stessa Calabria, al contrario di quanto accade oggi”.

E’ quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, dopo aver incontrato nel suo studio a Palazzo Campanella Maurizio Casadidio e i suoi familiari impegnati a Reggio Calabria nella battaglia dell’Aisla, l’Associazione italiana che si occupa della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), una grave malattia neurodegenerativa.

Maurizio, a soli 32 anni, è la sofferta testimonianza di una patologia inesorabile che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale impedendo progressivamente i movimenti della muscolatura.  Il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico

Tecnico informatico, padre di un bambino piccolo, Andrea, nato tre mesi dopo la scoperta della malattia, racconta al Presidente del Consiglio regionale la sua storia,  come tante simili alla sua ma vissute nel silenzio e nell’emarginazione. Maurizio e i suoi, invece, hanno reagito con coraggio e una straordinaria forza di volontà. Lui non cammina più, si muove sulla sedia a rotelle, con le braccia e le mani che non si muovono. Ha difficoltà a deglutire liquidi e a parlare. Il collo non  regge più ed è necessario uno speciale poggiatesta. “Nonostante tutto sono vivo – dice –  e combatto per me, per mio figlio e mia moglie, ma anche per gli altri.”

“Si è rivolto al Consiglio regionale – spiega il presidente Talarico -  per chiedere attenzione. Per pretendere nuovi e adeguati livelli essenziali di assistenza. Per non essere solo, col suo dramma. davanti a una terribile e ancora poco conosciuta malattia”. “La vicenda di Maurizio - aggiunge Talarico - purtroppo non è isolata ma è esemplare. Del suo caso si è occupato di recente a Roma anche Pierferdinando Casini. E per quanto è di mia competenza, mi attiverò subito avviando una ricognizione sugli strumenti legislativi vigenti in materia nella altre Regioni e, nell’ambito della Calabria, voglio compiere una verifica sulla omogeneità delle risposte sanitarie nei vari ambiti territoriali e in particolare sull’assistenza domiciliare e territoriale e sulla fornitura di protesi e ausili”.

“Prossimamente, inoltre - aggiunge Talarico – intendo promuovere un’iniziativa specifica di conoscenza e approfondimento in Consiglio, con esponenti delle famiglie, dell’Aisla insieme a rappresentanti dei gruppi consiliari, delle commissioni competenti e della Giunta regionale”. “Ci sono tante persone che soffrono e che attendono da troppo tempo, con fin troppa pazienza e speranza. Non possiamo tradire le loro attese e  la fiducia che ripongono nelle Istituzioni, sia le persone portatrici di sclerosi laterale amiotrofica che i loro familiari. Devono trovare risposte e quella attenzione e quella sensibilità necessarie ad assicurare il rispetto del diritto costituzionalmente garantito ad un assistenza dovuta e degna di tale nome”.

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI