2 luglio 2010    

Morelli (Pdl): «Bilancio partecipato e attenzione su equilibri finanziari» (di Filippo Diano)


La seconda Commissione consiliare, ‘Bilancio, programmazione economica ed attività produttive’, presieduta dal consigliere Franco Morelli (PdL), si è insediata a Palazzo Campanella. Abbiamo rivolto alcune domande al presidente Franco Morelli sulle indicazioni di lavoro che ha  proposto ai membri dell’organismo.

Presidente Morelli, nella sua relazione introduttiva lei ha posto in evidenza i caratteri della crisi economica.

“E’ una premessa necessaria. La crisi ha radici e motivazioni internazionali che però riverberano e amplificano gli atavici ritardi della Calabria”.

La seconda Commissione consiliare è un po’ il ‘core business’ delle attività consiliari.

“L’organismo ha senza dubbio un carattere ‘pesante’ sotto il profilo istituzionale. Le sue funzioni sono plurime ed è destinatario in primis dell’analisi della proposta di Bilancio e della Finanziaria della Regione, licenziata dalla Giunta. Appare dunque chiaro che non si parlerà solo di cifre, ma soprattutto di indirizzi e di processi di sviluppo”. Il presidente della Commissione 'Bilancio, programmazione economica e attività produttive'

Nella sua relazione di insediamento, lei ha già indicato come intende muoversi.

“Sul piano programmatico, la Commissione, in quanto organo politico, perseguirà, in linea con l’azione della maggioranza, tre obiettivi: la vigilanza sugli equilibri di bilancio per contribuire all’ormai improcrastinabile processo di risanamento dei conti pubblici regionali; fornire un apporto programmatico in ordine allo sviluppo dell’economia calabrese e, quindi, delle attività produttive; agevolare la democratizzazione della funzione amministrativa resa in ordine alla tutela della finanza e dello sviluppo economico regionale, attraverso l’inclusione della socialità partecipativa nel perimetro dell’esercizio del potere”.

Presidente Morelli, sul Bilancio regionale incidono significativamente i vincoli derivanti dal patto di stabilità.

“Non vorrei spargere altro sale sulle…ferite aperte! Ma i nostri conti pubblici non possono essere lasciati più senza controllo. Nessuno verrà a ripianare, come un tempo, i nostri debiti e, quindi, le assunzioni di responsabilità non risiederanno soltanto nel campo della maggioranza. Le scelte non saranno né rinviabili, né indecifrabili. Su questo, il presidente Scopelliti è stato molto chiaro sin dalla prima seduta del Consiglio regionale. Ed io sono perfettamente d’accordo con lui”.   

Tagliare  assume il carattere di  imperativo categorico?

Segare i rami improduttivi è senza dubbio una buona fonte di risparmio. Ma le risorse utili allo sviluppo sono anche reperibili efficientando l’erogazione dei servizi, velocizzando la spesa, innescando le opportunità derivanti dalla legislazione nazionale e comunitaria. C’è abbondante materia su cui confrontarsi”.

E’ chiaro il suo riferimento al federalismo fiscale ed alla manovra finanziaria nazionale.

“Guardi io sono convinto che da una situazione che fornisce in massima parte indicazioni congiunturali poco confortanti, possa anche affermarsi una opportunità di crescita per la Calabria ed il Mezzogiorno. Per fare un esempio, voglio citare le disposizioni concernenti la fiscalità di vantaggio che offrono, in relazione all’Irap, la modifica o addirittura, l’azzeramento delle aliquote nei riguardi delle nuove iniziative produttive. Si tratta di una profonda boccata di ossigeno non solo sotto il profilo fiscale, ma rilancia l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro”.

Presidente Morelli, lei ha voluto accentare un passaggio della sua prolusione introducendo il concetto di bilancio partecipativo. Di cosa si tratta?

“Sono convinto che il lavoro della seconda Commissione non possa prescindere dal favorire nuovi percorsi inclusivi, quindi, partecipativi, nell’individuazione dei fini da raggiungere. Parlo della possibilità offerta ai cittadini di ‘condizionare’ attivamente, attraverso gli opportuni percorsi istituzionali, l’elaborazione delle scelte politico-economiche che incideranno sul bilancio della Regione. E’ un profilo alto del concetto di consapevolezza democratica. Non è cosa di poco conto”.


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