2 luglio 2010    

Censore (Pd):«La politica sia al di sopra di ogni sospetto»


“La lotta alla mafia ha bisogno di parole chiare ma non deve esaurirsi nelle parole. Come mai,  oggi la politica  deve agire con azioni specifiche almeno su tre aspetti”.

Il vice presidente della Commissione regionale antimafia Bruno Censore (Pd)E’ quanto dichiara, a conclusione dei lavori della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, il vicepresidente dell’organismo, Bruno Censore (Pd) che aggiunge: “Il primo  aspetto riguarda noi consiglieri regionali e, nel caso specifico,  questa Commissione, sempre che si voglia farle svolgere una funzione concreta e non considerarla alla stregua di un  soprammobile. Occorre superare le ritualità e la convegnistica fine a se stessa. Dobbiamo avere il coraggio di  produrre atti  amministrative di rottura che abbiano, per capirci,  la portata della  Stazione unica appaltante, istituita nella scorsa legislatura”.

Venendo al secondo aspetto, Censore sottolinea come “la politica debba essere ed anche  apparire al di sopra di ogni sospetto. Altrimenti – rilancia il vice presidente-. senza credibilità nessuna azione contro la mafia otterrà risultati. Il buon esempio deve essere dato anzitutto da noi classe dirigente”.

Infine, per Censore, “l’azione della Commissione antimafia e della politica regionale nel suo complesso, deve guardare alla società calabrese con la convinzione che rispetto alla  mafia   è più forte la legalità. La mafia può essere vinta. La sfida, insomma, oggi più che mai, la dobbiamo lanciare anche con i fatti e gli atti amministrativi. Solo in questo modo possiamo sostenere l’azione lodevole e coraggiosa delle forze dell’ordine e della magistratura”.

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