24 giugno 2010    

Talarico(IdV): ‘Velleitario il piano per il lavoro di Scopelliti’


In attesa di conoscere il contenuto reale dei bandi, non si capisce l’enfasi con la quale il Presidente Scopelliti ha presentato recentemente, con l’Assessore Stillitani, un pacchetto di misure per l’occupazione, la cui efficacia è tutta da dimostrare. Intanto appare singolare che il Presidente Scopelliti parli, a proposito di queste misure,  di un Piano stralcio, in attesa di un Piano del lavoro tutto da definire, da completare, forse da costruire interamente. La logica vorrebbe che dopo l’approvazione di un piano generale, organico, in materia di occupazione, si attuassero di volta in volta singole sue parti, non parti di un piano che non c’è. E poi, sulla base di quali criteri si dice che il cosiddetto Piano creerà settemila posti di lavoro? Forse che ogni bando varato si trasformerà automaticamente in posti di lavoro?

I numeri dati nella conferenza stampa sono assolutamente immaginari, molto illusori. Il consigliere IdV Domenico Talarico

Queste misure indicate da Scopelliti non sono innovative, ma assolutamente in linea con precedenti esperienze che hanno riguardato anche la nostra regione e che non hanno prodotto alcunché.

Ci sembrano, in ogni caso, assolutamente insufficienti per parlarne come strumenti per fronteggiare la crisi in atto. Non solo: il loro carattere improvvisato, slegato da una pianificazione complessiva, ci lascia pensare che la loro efficacia nell’aggredire il dramma della disoccupazione sarà minima.

Nella conferenza stampa di presentazione dei bandi si è detto che le imprese che beneficeranno dei borsisti per nove mesi – il filone più corposo del pacchetto per il quale sarebbero stimati quattromila nuovi posti di lavoro - avranno l’obbligo, al termine dell’esperienza lavorativa, di assumere i medesimi con contratti a tempo indeterminato. Vedremo se tale obbligo verrà indicato nel relativo bando. In ogni caso una clausola del genere avrebbe certamente un effetto disincentivante, particolarmente per le piccole imprese, quelle con non più di nove dipendenti, il 98% del panorama regionale, verso le quali, secondo il presidente Scopelliti, sarebbe rivolto il bando.

Se le imprese non saranno obbligate ad assumere ci sarà la corsa a partecipare ai bandi, senza ottenere, dopo i nove mesi del periodo della borsa lavoro, alcun incremento occupazionale, e si correrebbe il rischio di replicare analoghe esperienze degli anni precedenti, quando le borse lavoro sono rimaste agli stessi datori di lavoro, perché i borsisti erano figli, nipoti e fratelli degli stessi.

Ci dica invece il Presidente Scopelliti, al di là della retorica, quando incomincerà ad affrontare seriamente i problemi di questa regione, incominciando proprio dal lavoro e dalla sanità.

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