31 maggio 2010    

Il Consiglio ha approvato la riduzione dei costi della politica


Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato un progetto di legge che prevede la riduzione del costo della politica di 1,3 milioni di euro. Il provvedimento, in particolare, prevede la riduzione del 10% delle spese per il funzionamento dei Gruppi consiliari e del 25% degli accessi per i quali ai consiglieri ''viene effettuato il rimborso delle spese di trasporto sostenute per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni correlati al mandato''. La somma Il settore dell'Aula riservata ai giornalistirisparmiata servira' al finanziamento della legge regionale sulla famiglia del 2004 che era rimasta una cosi' detta ''legge manifesto''. Il Consiglio ha poi approvato la modifica del collegato alla finanziaria 2010, nella parte che consente ai membri del Corecom di potere essere confermati nell'incarico entro un arco temporaneo di cinque anni, a cavallo di due legislature. Infine, la modifica del Bilancio di previsione del Consiglio regionale 2010, finalizzata alla copertura dei contratti dei nuovi assunti vincitori di concorso. Il dibattito si e' soffermato a lungo sui contributi, circa quattro milioni di euro, concessi ad associazioni ed enti nel finale della scorsa legislatura. Il presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, ha ribadito che ''revocheremo comunque quel provvedimento perche', tra l'altro, travalica competenze dei dipartimenti, a fronte della pubblicazione, nei vari settori dei bandi specifici. Si tratta di un provvedimento senza 'ratio' normativa e, soprattutto clientelare''. Infine il Consiglio ha approvato un ordine del giorno di Giovanni Nucera di solidarieta' agli amministratori locali colpiti da attentati. In merito alla mozione presentata da Franco Morelli, e approvata all'unanimita', in cui ''si esprime piena e convinta solidarieta' al Procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e ai magistrati impegnati a contrastare la mafia ed il malaffare'', il consigliere Giuseppe Bova, pur preannunciando voto a favore dell'iniziativa di Morelli ha voluto specificare che il ''testo della mozione e' marcatamente insufficiente poiche' non contiene alcun riferimento al rafforzamento degli strumenti investigativi per le Procure, come le intercettazioni, messe pesantemente in discussione dal Governo''.
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