21 maggio 2010    

Nucera (Pdl): «Forestazione: è il momento di voltare pagina»


“Sulla Forestazione  è il momento di voltare pagina”. Lo afferma il segretario-questore dell’Ufficio di Presidenza, Giovanni Nucera (PdL) che ha Il Segretario-Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera (Pdl)anche depositato una interrogazione all’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra. “Non v’è dubbio che allo stato attuale – asserisce Nucera - vi sia l’esigenza di operare per la definizione di una vera riforma strutturale  del settore della Forestazione,  che consenta, da un lato di porre fine agli effetti devastanti di provvedimenti che nella scorsa legislatura hanno messo in seria difficoltà di gestione il comparto  e, nel contempo, di porre le basi per un suo immediato rilancio mediante l’impiego ottimale della forza lavoro, che deve essere proficuamente impiegata per la difesa e valorizzazione dei nostri territori montani e la cura e la manutenzione del nostro ingente patrimonio boschivo.  Indispensabile in tal senso l’avvio di una fase propedeutica per la revisione generale del settore, incentrando    l’attenzione sugli aspetti fondamentali della organizzazione, gestione ed impiego della forza lavoro, stravolgendo l’impianto concettuale di smantellamento e sostituendolo con strumenti normativi ed organizzativi  in grado di definire un’attività programmatoria adeguata ed unitaria, con quadri dirigenziali di alto profilo che garantiscano una gestione efficiente e produttiva dell’intero comparto. Nelle more della definizione di una revisione strutturale del settore è necessaria – prosegue l’esponente Pdl - l’adozione immediata di provvedimenti che consentano il ripristino dello status del lavoratore forestale con i diritti e doveri che ne conseguono. Status pesantemente intaccato da scelte gestionali attuate a seguito della soppressione e messa in liquidazione dell’Ente. Tale situazione ha indotto i lavoratori forestali a reagire con numerose manifestazioni di protesta, come qualsiasi categoria di lavoratori avrebbe fatto se fossero stati messi in discussione punti nodali, quali il Tfr, la mancata copertura previdenziale, il non riconoscimento dell’indennità infortunistica, l’azzeramento delle indennità chilometriche, l’impiego paradossale, presso il litorale costiero anziché presso i cantieri di montagna Ed il caso specifico del Presidio provinciale Afor di Reggio Calabria costituisce l’esempio emblematico. I lavoratori del servizio provinciale Afor di Reggio Calabria si sono ritrovati per diversi mesi senza organi apicali a causa della mancata sostituzione del Dirigente incaricato presso il servizio di Reggio Calabria. Un intero comparto costretto a subire condizioni di totale inoperatività. Neanche un facente funzioni, nessun funzionario o dirigente aziendale che avesse ricevuto disposizioni in merito e svolgere il delicato compito di impartire direttive per l’impiego quotidiano degli operai idraulico-forestali. Ciò ha determinato una situazione di totale paralisi del servizio, nonostante i dipendenti avessero attenzionato del problema  l’allora Assessore regionale competente rilevandone però “il silenzio istituzionale”.

“Tale situazione giunge a condizioni di estrema gravità – evidenzia Nucera - se rapportata agli stati di emergenza di qualche mese fa dovuti al maltempo e che ha sconvolto l’assetto idrogeologico del versante jonico e dei centri dell’entroterra della provincia di Reggio Calabria. Tali problematiche  vanno ad aggiungersi alle altre che purtroppo costituiscono, ancor oggi, fonte di notevoli disagi per lavoratori che meriterebbero ben diverse attenzioni.  Il Presidio provinciale Afor di Reggio Calabria risulta essere l’unica realtà del comparto che in ambito regionale non è ancora fornita di un Centro Elaborazione  Dati (C.E.D.) complicando non poco la vita ai lavoratori ed anche alle OO.SS. A ciò si aggiunga – prosegue il segretario-questore del Consiglio regionale - che i dipendenti di Reggio, unici in Calabria, non hanno ricevuto i modelli CUD per l’inoltro della dichiarazione dei redditi; non hanno ricevuto i “bonus familiae” previsti dalla legge dello Stato, con il rischio concreto di andare incontro alle sanzioni previste per omessa dichiarazione. Un bosco dell'AspromonteVi sono inoltre tutta una serie di inadempienze a loro carico: dal mancato versamento del Tfr ai pensionati da oltre un anno al mancato versamento del Filcoop pensionistico; dalla mancata percezione dell’indennità antincendio ai passaggi di livello fermi al 2006. Come se non bastasse, i lavoratori hanno informato il Prefetto che a giugno p.v. sarà difficile comporre le squadre AIB a causa della mancata liquidazione delle indennità dello scorso anno. Per la risoluzione di tali vertenze a nulla sono serviti – segnala Giovanni Nucera - i continui solleciti e richieste di incontro con i vertici Afor che non sembrano intenzionati, a tutt’oggi, a ricevere rappresentanti dei dipendenti del Presidio provinciale di Reggio Calabria. L’ennesimo atteggiamento mortificante a danno dei lavoratori del comparto forestale. Condizioni inaccettabili che mi hanno indotto a presentare un’interrogazione all’Assessore all’Agricoltura e Forestazione On. Trematerra affinché si possa giungere a soluzioni adeguate in grado di garantire il superamento di gravi distorsioni operative ed organizzative del comparto forestale ed il pieno riconoscimento dei diritti – doveri dei lavoratori forestali chiedendo: quali siano gli stati previsionali in ordine all’indispensabile adozione di un indirizzo politico programmatico delle attività di forestazione, coerente con gli obiettivi di sviluppo del comparto, stante l’esigenza prioritaria di operare per la definizione di una vera riforma strutturale  del settore della Forestazione”.

Come si intenda procedere, nelle more dell’avvio di una necessaria fase propedeutica per la revisione generale del settore, per porre fine agli effetti devastanti dei provvedimenti adottati nella scorsa legislatura, che hanno messo in seria difficoltà di gestione il comparto  e nel contempo per costituire le basi per un suo immediato rilancio mediante l’impiego ottimale della forza lavoro, che deve essere proficuamente impiegata per la difesa e valorizzazione dei nostri territori montani e la cura e la manutenzione del nostro ingente patrimonio boschivo. Come si intenda procedere per garantire la necessaria organizzazione e funzionalità al Presidio provinciale Afor di Reggio Calabria, che allo stato attuale manifesta gravi scollamenti tra organi apicali e provinciali; gravi carenze gestionali  che non rendono possibile lo svolgimento di un’attività forestale efficace a difesa del territorio, correlativamente al  dissesto idrogeologico; ai necessari interventi di valorizzazione e  miglioramento del patrimonio boschivo; alla politica di prevenzione e contrasto agli incendi. Quali misure si intendano adottare per garantire il ripristino dello status del lavoratore forestale con i diritti e doveri che ne conseguono. Status fortemente compromesso riguardo ai dipendenti del Presidio provinciale A.Fo.R. di Reggio Calabria, i quali non possono  neanche  avvalersi di un Centro Elaborazione Dati, unico caso in Calabria. Se si intenda infine far fronte a tutta una serie di inadempienze a loro carico : dal mancato versamento del Tfr ai pensionati da oltre un anno al mancato versamento del Filcoop pensionistico; dalla mancata percezione dell’indennità antincendio ai passaggi di livello fermi al 2006. Come se non bastasse – conclude il segretario-questore del Consiglio regionale - i lavoratori hanno informato il Prefetto che a giugno p.v. sarà difficile comporre le squadre AIB a causa della mancata liquidazione delle indennità dello scorso anno”.-


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