2 aprile 2010    

Il Consiglio regionale della IX Legislatura (di Luisa Lombardo)


Vento di rinnovamento al Consiglio regionale. 24 consiglieri su 50 non tornano a sedere negli scranni di Palazzo Campanella. E’ questo il responso dell’urna, alle ultime consultazioni del 28 e 29 marzo 2010. Un esito che vede vittoriosa la coalizione di centrodestra guidata da Giuseppe Scopelliti e soccombente il centrosinistra guidato da Agazio Loiero. Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria

L’exploit di Giuseppe Scopelliti riapre un antico discorso. La città di Reggio coltivava legittimamente anche il sogno di un suo esponente alla guida del governo regionale. Era avvenuto una sola volta nei 40 anni di storia della Regione Calabria quando, per brevissimo tempo, il reggino Luigi Meduri, fu eletto presidente. Ma poi finì lì. In otto legislature si sono succeduti 12 presidenti, tutti di centrosinistra e tre di centrodestra. Ora arriva Scopelliti, la sua elezione, oltre che meritatissima sembra acquistare anche un senso risarcitorio. E sempre per la prima volta accade che, Cosenza e Catanzaro scommettano su un reggino alla guida della Regione.

Risultato sorprendente per il terzo polo guidato dall’industriale del tonno, il vibonese Pippo Callipo. La coalizione composta dalle liste “Marco Pannella – Emma Bonino”; “Di Pietro – Italia dei Valori” e “Io resto in Calabria con Callipo” “Di Pietro – Italia dei Valori”, supera il 10% e porta tre consiglieri dipietristi nella massima Assise consiliare.

Il Consiglio regionale della nona Legislatura vede numerose new entry. Ma vediamo tra i nuovi volti e le riconferme, come è composto il nuovo Consiglio regionale della Calabria.

La vera sorpresa delle “regionali” in Calabria è la lista Scopelliti presidente. Terza forza in termini assoluti, ha superato su base regionale anche l’Udc di Casini. La lista Scopelliti presidente ha raggiunto il 9,92% dei consensi, contro il 9,44 dell’Udc. Della lista Scopelliti presidente, sono risultati eletti Candeloro Imbalzano (4.780) e Giovanni Bilardi (8.123), assessori (rispettivamente alle “Attività Produttive” e alle “Politiche Comunitarie”) della Giunta comunale di Reggio guidata da Scopelliti. Ed ancora, Salvatore Magarò (5.011), già presidente della Commissione “Riforme” nella legislatura appena conclusa; Francesco Pugliano (6.904), veterinario, assessore provinciale al “Turismo” a Crotone; Alfonsino Grillo (3.400), già consigliere provinciale a Vibo e Claudio Parente (3.946), già consigliere provinciale a Cosenza.

Il Popolo delle Libertà-Berlusconi per Scopelliti è la prima lista in con 26,39% seguito dal Pd col 15,75%.

Il più votato è stato Giuseppe Gentile con 14.676 preferenze  nella lista PdL. Già capogruppo di Fi in Consiglio regionale, Gentile è stato Vicepresidente della Giunta; assessore alla Pubblica Istruzione;  al Bilancio; all’Industria e al Turismo.

Ottimo risultato anche per due riconferme: l’aennino Franco Morelli (13.578), cosentino, già presidente del Commissione speciale di Vigilanza e Capo di Gabinetto della Giunta Chiaravalloti e il forzista Pietro Aiello (10.405), catanzarese. Già assessore alla “Sanità” nella seconda Giunta Nisticò e nella terza Giunta regionale della VI Legislatura guidata da Caligiuri, Aiello ha ricoperto l’incarico di Presidente della terza Commissione “Politiche sociali” e di assessore alla “Formazione professionale, autoparco ed economato”.

Conquista ben 11.215 preferenze, Antonio Caridi, già assessore all’”Ambiente” dell’amministrazione comunale guidata da Scopelliti; 11.078 voti per Santi Zappalà, sindaco in carica di Bagnara.           

A Giuseppe Caputo, già sindaco di Rossano vanno 10.505 consensi.

Sono riconferme con ragguardevole posizionamento quelle di Domenico Tallini (8.773), Alessandro Nicolò (8.082), Giovanni Nucera (7.717) e Gianpaolo Chiappetta (7.241).

Luigi Fedele, già presidente del Consiglio regionale nella settima legislatura, totalizza ben 7.671 preferenze. Fedele, lo ricordiamo è medico Specialista in dermatologia e, dal 1979, è medico di base ed ufficiale sanitario a Sinopoli.

Fra le new entry: Fausto Orsomarso (6.974), consigliere comunale di Cosenza; Nazareno Salerno (6.224), per due volte consecutive sindaco di Serra San Bruno e presidente del Consorzio industriale della Provincia di Vibo Valentia; e Mario Magno (4.880), già vicepresidente dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro con delega alla “Formazione Professionale, Protezione Civile, Pari Opportunità e Politiche Giovanili”, nonchè assessore provinciale e Capogruppo del PdL nel Consiglio Comunale della Città di Lamezia Terme.

Di riconferma, si parla invece, per Salvatore Pacenza (3.399) specialista in diabetologia e geriatria. La militanza politica di Pacenza inizia nei primi anni ’90 nelle file, dapprima, della Democrazia Cristiana e successivamente in quelle dell’Udc, con incarichi dirigenziali sia a livello provinciale che regionale. Pacenza è stato anche consigliere comunale di Crotone nelle liste dell’allora Cdu.

Questo, il riepilogo della distribuzione del voto nella lista del PdL in Calabria.

Dunque, alla lista “PdL - Berlusconi per Scopelliti” vanno ben 15 seggi; 10, invece, al Partito di PierLuigi Bersani.

In vetta al Pd con 11.109, Antonino Scalzo, il più votato di quella che sarà la minoranza all’interno del nuovo Consiglio regionale. Gastroenterologo, Scalzo è stato Direttore scientifico dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente).

Ottima affermazione anche per Demetrio Battaglia (9.710 voti), consigliere regionale uscente e presidente della seconda Commissione “Bilancio programmazione economica ed attività produttive”. Avvocato cassazionista, Battaglia è stato, dal 2006 al 2007, assessore provinciale a Reggio, nella Giunta guidata da Giuseppe Morabito; dal ’95, è segretario provinciale della Confartigianato nonchè membro della Commissione nazionale per il credito.

8.770 preferenze per il presidente del Consiglio regionale uscente, Giuseppe Bova.

A riconquistare il seggio a Palazzo Campanella, i cosentini Nicola Adamo, già vicepresidente della Giunta ed assessore al “Bilancio” (con 9.054 suffragi); Sandro Principe (8.811), già sindaco di Rende ed assessore con delega alla “Cultura e all’Università” fino al terzo Esecutivo presieduto dall’on. Agazio Loiero; Mario Maiolo, (6.380), assessore alla “Programmazione comunitaria”.

Ingegnere e professore universitario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria, Maiolo ha ricoperto anche la carica di presidente della Commissione per il Piano di sviluppo regionale.

Altro assessore della Giunta Loiero (precisamente alle “Attività Produttive”), ad essere rieletto consigliere, è Francesco Sulla (4.420), già presidente della quarta Commissione consiliare “Assetto, utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente”. Dal 1993 al 2001, Sulla ha ricoperto l’incarico di segretario della Cgil regionale, responsabile industria e di tutti i settori produttivi, del mercato del lavoro, della cooperazione e della formazione. L’esponente politico è stato anche consulente, a Bruxelles, del Comitato delle Regioni, per la redazione della Direttiva Europea, attualmente in vigore, sulla tutela dei lavoratori di aziende fallite. Dal 2001 è stato sindaco del Comune di Cutro.

Nuovamente eletto con 5.145 preferenze, Pietro Amato, già presidente della Commissione “Bilancio, programmazione economica ed attività produttive” e, per un breve periodo, anche assessore all’Agricoltura.

Con 8.164, torna in Consiglio regionale, Bruno Censore. Originario di Serra San Bruno, città di cui è stato anche sindaco, Censore ha rivestito la carica di presidente della Commissione “Politiche Comunitarie”.

A totalizzare 7.667, è stato il segretario regionale del Partito Democratico, Carlo Guccione.

Nel centrosinistra, un risultato di tutto rispetto, è quello conseguito da Nino De Gaetano del Partito della Rifondazione Comunista. Riconfermato a Palazzo Campanella con 8.765 voti, è il consigliere regionale più giovane. L’altro scranno della falce ed il martello spetta a Ferdinando Aiello assessore provinciale all’Ambiente a Cosenza (3.973).

Ma torniamo alla coalizione di centrodestra - quella che andrà a governare la Calabria per i prossimi cinque anni. Al partito dello Scudo Crociato toccano 6 seggi considerata la percentuale di voti ottenuta (9,44%).

In cima alla classifica degli eletti, il cosentino Michele Trematerra con ben 10.830 preferenze. Presidente del gruppo consiliare regionale dell’Udc, nonchè consigliere nazionale del partito, Trematerra è medico chirurgo, specializzato in Oculistica ed ha al suo attivo collaborazioni anche con il Consiglio Nazionale di Ricerca (CNR) e con l’Università degli Studi di Tor Vergata-Dipartimento di Ottica Fisiopatologica.

Reggino, Pasquale Tripodi, riconferma il suo scranno a Palazzo Campanella con 10.393. Già assessore regionale al “Turismo”, alle “Attività culturali” e ai “Trasporti” nella prima Giunta guidata dall’on. Agazio Loiero, nella seconda, Tripodi ricopre la delega alle “Attività Produttive” e al “Personale”. Incarico riconfermatogli nella terza Giunta-Loiero. Medico, Tripodi è specialista in otorinolaringoiatria all’ospedale di Melito Porto Salvo.

Un altro giovane consigliere ma con una lunga esperienza politica (aveva cominciato il suo impegno nel movimento Giovanile della Democrazia Cristiana), è il catanzarese Francesco Talarico. Per Francesco Talarico, dottore Commercialista e Revisore Ufficiale dei Conti, è il terzo mandato (8.473 le preferenze conseguite).

Nella settima legislatura, Talarico è stato presidente della seconda Commissione consiliare “Bilancio, programmazione economica e attività produttive”, nonchè vicepresidente, nella scorsa legislatura.

Un nuovo volto di Palazzo Campanella è quello di Gianluca Gallo, sindaco di Cassano che conquista 5.618. Giovane anche lui, Gallo esercita la professione di avvocato.      

Occuperà per la terza legislatura uno scranno a Palazzo Campanella, il vibonese Francescantonio Stillitani (3.747 voti), imprenditore nel settore industriale e turistico. Già Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Stillitani è stato anche Sindaco di Pizzo e Presidente provinciale di Confagricoltura.

Segue a ruota, con 3.484 suffragi, Alfonso Dattolo, sindaco di Rocca di Neto. Abilitato all'esercizio della professione di dottore commercialista ed all’insegnamento in discipline giuridiche ed economiche, Dattolo è consulente finanziario.

Due seggi vanno alla lista “Insieme per la Calabria – Scopelliti presidente”.

6.064 le preferenze assegnate a Giulio Serra, già presidente della Prima Commissione “Affari Istituzionali e affari generali”. Perito agrario, Serra è docente presso un Istituto tecnico agrario a Cosenza. 3.726 i voti che si è aggiudicato Antonio Rappoccio,  già consigliere comunale di Reggio.

Tre i seggi conquistati dalla lista “Di Pietro-Italia dei Valori” (che - lo ricordiamo – sosteneva Pippo Callipo, l’imprenditore del tonno): vanno a Domenico Talarico (4.760 voti), a Giuseppe Giordano (2.279 consensi), già presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria e a Filippo Capellupo a cui sono andate 1.396 preferenze.

Tornando al centrosinistra, la lista “Autonomia e Diritti – Loiero Presidente” vede al primo posto Ottavio Bruni (con 6.265 voti). Già presidente della Provincia di Vibo Valentia, Bruni era stato nominato sottosegretario della Giunta regionale presieduta dall’onorevole Agazio Loiero.

A seguire con 6.428 voti, Vincenzo Ciconte, Presidente dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Catanzaro. Primario cardiologo presso l'Ospedale “Pugliese” di cui è stato anche Direttore generale.

Con 4.450, Rosario Mirabelli, già consigliere comunale di An a Rende e poi consigliere provinciale, arriva in Consiglio regionale. Infine, con 3.239 suffragi, diventa per la prima volta consigliere regionale, Antonio Franchino Mario, già segretario provinciale dei Ds a Cosenza.

Complessivamente, si tratta, comunque - lo ricordiamo - di risultati ancora non garantiti dal sigillo della piena ufficialità.

Dalla Corte d’Appello del capoluogo rilevano infatti che ogni ripartizione dei seggi finora pubblicata è arbitraria. E soprattutto potrebbe essere soggetta a modifiche. All’ufficio elettorale centrale non solo lo lasciano intendere, ma lo dicono chiaramente. Si attende pertanto l’esito della riunione della commissione centrale convocata per martedì prossimo, 6 aprile.


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