2 aprile 2010    

Centrodestra al governo della Regione (di Filippo Diano)


Gli elettori calabresi rivoltano con il loro chiaro orientamento la guida politica  della Regione affidandone il timone al centrodestra. Con un risultato quasi simile al 2005 quando vinse la coalizione ulivista – prossimo al 58% dei voti validi – Giuseppe Scopelliti batte il centrosinistra guidato dal presidente uscente Agazio Loiero e si insedia a Palazzo Alemanni, sede della presidenza della Giunta regionale. Una immagine notturna di palazzo Campanella

I calabresi, nell’arco di un lustro, hanno così sonoramente cassato il governo di Agazio Loiero, attribuendo a Giuseppe Scopelliti, in maniera uniforme – dal Pollino all’Area dello Stretto – un successo inoppugnabile e carico di responsabilità. Che la Calabria non stia bene è un fatto notorio e lo stesso nuovo Governatore appena eletto, già dalle prime dichiarazioni, ha lasciato intendere di volere imprimere un passo nuovo nei metodi e negli obiettivi di Governo. Scopelliti, non a caso, ha parlato di “nitore delle posizioni politico-istituzionali ed amministrative nel rispetto dei ruoli, rimuovendo per sempre inciuci e commistioni”, ed ha chiaramente affermato che “la buona politica non può consegnarsi mani e piedi alla burocrazia senza esercitare i dovuti controlli sull’esecuzione corretta dei provvedimenti e degli atti amministrativi”.

Una indicazione di lavoro – quella configurata da Scopelliti – già messa a frutto nella gestione del Comune di Reggio Calabria e che ha trovato riscontro indiscusso sul banco elettorale.
La Calabria, anche stavolta, dimostra di cambiare umore ed orientamenti, come lo fece nel 2005, esternando il proprio malessere con chiarezza e forse anche con una punta di rabbiosa delusione. Le urne – e questa potrebbe essere una novità - non solo hanno portato al successo un Governatore giovane, simbolo di una classe dirigente in buona parte nata dopo la così detta ‘prima Repubblica’, ma hanno seriamente indebolito l’idea stessa di militanza politica così come si era affermata dalla fine della seconda guerra mondiale a…ieri! Perché allora, c’è da chiedersi, tanti voti disgiunti a Reggio Calabria a favore del neogovernatore su schede di partiti della sinistra storica schierati con Loiero?


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