2 marzo 2010    

Il presidente Bova: ''Solidarietà a Giuseppe Baldessarro''


Il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova«Giuseppe Baldessarro è un giornalista coraggioso. Le sue inchieste, nel corso degli anni, hanno contribuito a far sì che venisse fatta luce su vicende gravi legate al malaffare e alla criminalità, favorendo per questa via la crescita della coscienza civile nella società calabrese. Chi ha cercato di intimidirlo non riuscirà nel suo proditorio intento. E il fiume di solidarietà che, a tutti i livelli, è stata espressa al cronista preso di mira ne è la conferma».
A sostenerlo è il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, che interviene così sulla gravissima intimidazione di cui è rimasto vittima il professionista de “Il Quotidiano della Calabria” e de “La Repubblica”. «Le minacce a Baldessarro – prosegue Bova - sono, purtroppo, l’ennesima riprova che nella nostra regione è sempre più difficile poter esercitare i diritti e le libertà democratiche che, troppo spesso, sono insidiati e preclusi a causa della pervicace presenza della malapianta criminale».
Secondo il presidente del Consiglio regionale, «è in atto una vera e propria escalation di minacce e attentati che, negli ultimi tempi, hanno riguardato il mondo dell’informazione, in particolare nella provincia di Reggio Calabria. Prima Michele Albanese, Antonino Monteleone e Filippo Marra Cutrupi, adesso Peppe Baldessarro. E’ una situazione allarmante, in cui noi, nell’esercizio delle funzioni di rappresentanza del massimo consesso elettivo regionale, avvertiamo il dovere di richiamare l’attenzione della Calabria onesta, esprimendo al contempo la piena solidarietà personale ed istituzionale alle vittime di questi atti».
«Il diritto ad un’informazione scevra da condizionamenti e la tutela del sacro principio della libertà di manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantito, impongono una ferma reazione da parte di quanti hanno a cuore la salvaguardia della democrazia in Calabria – ha concluso Giuseppe Bova -. In una terra in cui all’inizio di questa legislatura hanno cercato di infliggere un colpo mortale alla democrazia, uccidendo il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Fortugno, queste vicende non possono essere sottovalutate. Sarebbe un errore fatale».

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