Si è giunti alle battute finali della legislatura. Ma prima dello “sciogliete le file”, il Consiglio regionale della Calabria, si guadagna il riconoscimento di essersi distinto sul fronte della riduzione dei costi della politica.
Così, naufraga anche l’istituto della “supplenza”; viene cioè meno la possibilità per i primi dei non eletti di subentrare (sia pure provvisoriamente), al posto dei consiglieri, nominati assessori.
Ed è naufragio anche per il cosiddetto “Lodo Sarra” che prevedeva l’ingresso in Consiglio regionale per tutti i candidati a governatore.
In effetti, nella “stagione delle vacche magre”, non ci si poteva consentire molti lussi. E d’altra parte, a dare decisi tagli ai costi della politica, ci aveva pensato il presidente del Consiglio regionale: dando di mano alle forbici, il presidente Giuseppe Bova è stato davvero inflessibile.