Il progetto di legge “Tutela e valorizzazione delle Bande musicali, i Cori e i Gruppi folkloristici calabresi” del capogruppo regionale di Calabria popolare democratica, Giovanni Nucera diventa petizione popolare. Cinquemila firme raccolte e consegnate alla Segreteria generale del Consiglio regionale  segnano, infatti, il nuovo percorso dell’iniziativa legislativa “con l’obiettivo – ha spiegato Nucera- che la stessa, che tanto favore ha ricevuto sul territorio regionale, venga inserita all’ordine del giorno di quella che si preannuncia l’ultima seduta del Consiglio regionale. Tutto questo succede perché - ha aggiunto Nucera nel corso della conferenza stampa convocata per l’occasione a Palazzo Campanella - il progetto di legge, pur essendo stato assegnato all’esame della terza Commissione consiliare, di fatto e inspiegabilmente, in questi anni, non è mai stato discusso nelle sedute dell’organismo consiliare dove, a tutt’oggi, è giacente”. E oggi, per Nucera, è tempo di sollevare la questione, forte “di una mobilitazione e di un consenso popolare “che – ha rilanciato- probabilmente non si erano mai registrati sul piano di una denuncia così forte nei confronti del governo della Regione Calabria”. Ancora Nucera: “Ho sollevato un problema generale, e non ho certo pensato a coltivare il mio collegio elettorale. La legge non nasce per elargire contributi o fondi della Regione, ma per dare sostegno ad attività culturali serie, formative, e che, guarda caso, riguardano soprattutto i giovani, coloro che, soprattutto nei nostri centri più piccoli, stanno dimostrando di avere una forte coscienza musicale e tradizionale, occasione per uscire dall'isolamento in cui vivono”, ha ricordato Nucera indicando le priorità “nella Polizia locale e nella tutela e valorizzazione di bande e gruppi musicali, quest’ultima avallata da centinaia di gruppi attivi dislocati in Calabria”.

A dare man forte all’iniziativa del capogruppo regionale di Calabria popolare democratica, era presente, tra gli altri, Michele Putrino, presidente regionale della Federazione italiana tradizioni popolari (Fitp) che ha espresso il sostegno degli oltre 500 gruppi che riunisce solo in Calabria.