1 febbraio 2010    

Il Consiglio dei Ministri straordinario a Reggio Calabria (di Luisa Lombardo)


Il Governo a Reggio Calabria.

Giovedì 28 gennaio 2010, il Consiglio dei Ministri si è riunito nel Palazzo della Prefettura di Reggio Calabria, sotto la presidenza del Capo del Governo, Silvio Berlusconi. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.

Il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato in via straordinaria nella città di Reggio Calabria, dopo aver ascoltato una relazione dei Ministri dell’interno, Roberto Maroni, e della giustizia, Angelino Alfano, sulle strategie del Governo contro i diversi di fenomeni di criminalità organizzata, ha approvato un pacchetto di provvedimenti diretti a contrastare in maniera quanto mai radicale le diverse mafie che inquinano il Paese. Una immagine della riunione del Governo a Reggio Calabria

Il Piano straordinario contro le mafie approvato oggi si basa su alcuni capisaldi:

- istituzione dell’Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;

- delega al Governo per la predisposizione del Codice delle leggi antimafia;

- nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi;

- misure di contrasto all’ecomafia;

- misure a sostegno delle vittime del racket e dell'usura;

- mappa informatica delle organizzazioni criminali;

- potenziamento dell’azione antimafia nel settore degli appalti;

- iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalità transnazionale

- norme di contrasto alla criminalità organizzata.

Nel dettaglio il pacchetto di norme è così composto:

- un decreto-legge, per proposta del presidente del Consiglio e del ministro dell’interno, che prevede una duplice modifica dell’assetto normativo vigente sulla gestione dei beni confiscati alle mafie, tesa a fronteggiare l’emergenza gestionale da cui deriva una grave asimmetria tra l’imponente sforzo investigativo e gli strumenti normativi e organizzativi attualmente a disposizione. E’ prevista in primo luogo l’istituzione di un nuovo organismo, l’“Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”, con sede a Reggio Calabria, titolare del potere di gestione, amministrazione e destinazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Il decreto legge è finalizzato ad assicurare anche l’unitarietà degli interventi e, soprattutto, a programmare, già durante la fase dell’amministrazione giudiziaria, la destinazione finale dei beni sequestrati, con immediatezza rispetto al provvedimento definitivo di confisca. La legislazione vigente, infatti, prevedendo due distinte fasi di amministrazione dei beni, rimesse la prima all’autorità giudiziaria fino alla confisca definitiva e all’Agenzia del demanio per la fase successiva della destinazione per finalità istituzionali e di utilità sociale, si è rivelata l’ostacolo più grave ad una rapida ed efficace destinazione dei beni. Il provvedimento di urgenza conferisce alla sola Agenzia la duplice qualità di amministratore giudiziario e di soggetto titolare della potestà di destinazione dei beni. L’immediata e diretta interlocuzione tra l’Agenzia e l’Autorità giudiziaria, preposta ai procedimenti penali e di prevenzione, è destinata a ridurre drasticamente i tempi intercorrenti tra l’iniziale sequestro e la definitiva destinazione dei beni; periodo questo che, se non compresso, a fronte dello straordinario sforzo investigativo di cui si è detto, rischia di provocare una crisi irreversibile nel sistema del contrasto alle mafie, con patrimoni rilevanti destinati all’abbandono e al degrado, con riflessi negativi per la credibilità e l’autorevolezza delle istituzioni;

- un disegno di legge, su proposta dei ministri Maroni ed Alfano, predisposto per rispondere con incisività ancora maggiore all’aggressione della criminalità diffusa ed all’attività riconducibile alla criminalità organizzata. Il disegno di legge conferisce delega il Governo a predisporre un testo unico per il coordinamento, l’armonizzazione e la modifica della normativa in tema di misure di prevenzione antimafia, al fine di dotare il Paese di una stringente disciplina dei casi di revocazione della confisca, dei rapporti fra sequestro di prevenzione e sequestro penale, e infine dei rapporti fra procedure di prevenzione e procedure concorsuali.

I ministri Alfano e Maroni, accanto al Presidente del Consiglio Silvio BerlusconiIl Consiglio ha altresì avviato l’esame dello schema di decreto legislativo, predisposto dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, che integra e modifica il vigente Codice dell’amministrazione digitale, emanato nel 2005, alla luce della rapidissima evoluzione delle tecnologie informatiche che ha reso obsolete alcune definizioni e previsioni normative in esso contenute. Le modifiche organizzative intervenute nelle amministrazioni pubbliche rendono inoltre necessario l’adeguamento ai criteri di efficienza ed efficacia che permeano i nuovi indirizzi strategici del Governo. Obiettivo principale del provvedimento è modernizzare la pubblica amministrazione con l’individuazione e la diffusione dei più evoluti strumenti tecnologici in modo da semplificare i rapporti con cittadini ed imprese e fornire risposte sempre più tempestive. Sarà così possibile avvicinare di più la pubblica amministrazione alle esigenze dei cittadini, e, sotto il profilo economico, conseguire un forte recupero di produttività, decisivo ai fini del superamento dell’attuale congiuntura economica. L’esame dello schema di decreto legislativo proseguirà in una prossima riunione del Consiglio. A norma della recente legge di contabilità (n.196 del 2009), il Consiglio dei Ministri ha approvato l’aggiornamento 2009 del programma di stabilità per l’Italia (articolo 7, comma 2, lettera g)), che verrà presentato al Parlamento e successivamente al Consiglio dell’Unione europea ed alla Commissione, nonché la nota di aggiornamento 2010-2012 (articolo 10, comma 3), che dà conto degli interventi correttivi adottati dal Governo in conseguenza degli scostamenti degli andamenti di finanza pubblica rispetto agli obiettivi prefissati. Il Ministro dell’interno, Roberto Maroni, ha annunciato che le prossime elezioni amministrative avranno luogo nei giorni 28 e 29 marzo. Sono stati poi approvati i seguenti provvedimenti: su proposta del ministro degli affari esteri, Franco Frattini, un disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione del protocollo di modifica alla convenzione sull’uso dell’informatica nel settore doganale.


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