10 ottobre 2005    

Fedele (FI): “Segno di debolezza del centrosinistra le polemiche sulle nomine”







 “Cosa pensano i calabresi che hanno votato per il centrosinistra assistendo alle laceranti polemiche interne alla maggioranza sulla vicenda delle nomine?”.LUIGI FEDELE

E’ quanto chiede il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Fedele, che suggerisce una prima risposta: “A mio avviso, è chiaro a tutti ormai che la coalizione che ha vinto si regge esclusivamente su accordi di potere e che il nominificio è l’attività prevalente della maggioranza per tenere uniti tutti i pezzi che la compongono e che altrimenti prenderebbero altre strade”.

Ad avviso di Fedele “La polemica tra i socialisti e la Giunta regionale sulle nomine pone in luce un dato grave: l’assenza di collante politico, l’incapacità, cioè,  di governare passaggi politici che implicano anche negoziati tra partiti e ciò perché, com’è altrettanto evidente, a dettare legge nella maggioranza è l’asse Loiero-Ds, mentre tutti gli altri svolgono il ruolo della comparsa e se ci stanno, bene! Altrimenti non cambia nulla”.

Aggiunge l’esponente del centrodestra: “Certi passaggi politici, inevitabili per conseguire un risultato, non mi scandalizzano più di tanto, perché una volta preso atto che il Consiglio non era in grado di effettuare le nomine, era chiaro che il compito sarebbe passato al Presidente del Consiglio regionale, il quale, chiamato a svolgere un ruolo super partes, ha sicuramente sentito i partiti ed i consiglieri. Ciò che, però, desta allarme e che non è mai accaduto, certamente mai nella scorsa legislatura, è che ad assumersi il merito di avere indicato i presidenti di Arssa ed Afor è il presidente Loiero, quando le nomine spettavano al Consiglio o al suo Presidente. Un’ingerenza cosi massiccia, costante e sistematica da parte del Presidente della Giunta nelle attività del Consiglio regionale, non si è mai verificata nella Regione, neanche quando presidente della Giunta era Chiaravalloti, il quale non si è mai permesso di condizionare le scelte la cui competenza era del Consiglio regionale. Insomma, anche questo episodio, che indebolisce le prerogative del Consiglio e quasi le annulla, rivela la preoccupazione  di occupare ogni posto di gestione da parte del presidente Loiero e della sua maggioranza perché altrimenti salterebbe ogni equilibrio e persino la tenuta stessa della coalizione”.

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