23 dicembre 2009    

Le riforme viste dall'Udc


“Finora noi dell’Udc abbiamo sostenuto e condiviso l’impegno di varie forze politiche che, senza logiche preconcette di schieramento, hanno lavorato insieme in Consiglio regionale per rivisitare  lo Statuto e adeguare la legislazione elettorale con nuove regole più funzionali alle esigenze di maggiore democrazia e partecipazione dei cittadini alle scelte che li riguardano. Non possiamo, però, concordare né  associarci a proposte ed emendamenti che obbediscono ad altre logiche e che finirebbere col tradire lo spirito ‘costituente’ che finora, complessivamente, ha ispirato su questo terreno un percorso e un agire comune dell’Assemblea regionale calabrese”. Il consigliere regionale Udc Francesco Talarico

Dichiara un netto  “non ci sto” del partito scudocrociato Francesco Talarico, consigliere a Palazzo Campanella e segretario regionale del partito di Pierferdinando Casini. “Noi – ricorda Talarico – ci siamo ritrovati con altri soggetti politici, al di fuori di anguste visioni di appartenenza, a sostenere un coerente progetto riformatore. Riteniamo che esprimere il voto di preferenza sia un diritto inalienabile del cittadino-elettore e che, quindi, l’abolizione del cosiddetto ‘listino’ costituisca un obiettivo che rafforza e dà consistenza e autenticità a tale diritto. Consideriamo, inoltre, che istituire la figura del consigliere-supplente, in sostituzione temporanea dei consiglieri eletti chiamati in giunta, senza aggravio di costi confermi e rinsaldi la distinzione di ruoli tra l’Assemblea e il governo della Regione. Così come siamo convinti che la soglia del 4 per cento per le singole liste, insieme allo sbarramento previsto per le coalizioni (che  deve rimanere fermo al 5% attuale) rappresenti una garanzia di tutela per le esigenze di partecipazione e pluralismo che vale anche a temperare logiche di predominio del finto bi-polarismo politico istaurato nel nostro Paese”.

“Fuori da questi obiettivi,  per noi – conclude l’esponente politico scudocrociato – non ci sono modifiche coerenti che possiamo condividere. Ecco perché ci auguravamo che l’appuntamento di lunedì 21 dicembre, con la riunione della Conferenza dei capigruppo consiliari e  la seduta del Consiglio, si potesse completare positivamente questa stagione delle riforme istituzionali calabresi, senza cadute né arretramenti,  per aiutare davvero percorsi di partecipazione sempre più estesi e gli stessi processi di crescita democratica”.-


 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI