23 dicembre 2009    

I Bronzi di Riace a Palazzo Campanella


I Bronzi di Riace sono arrivati a palazzo Tommaso Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, poco dopo mezzogiorno. Ad accompagnare i due camion, in cui erano custodite le casse speciali con le statue, un lungo corteo di auto, forze dell´ordine, tecnici, operatori dell´informazione e tantissimi curiosi. I camion scortati al loro arrivo a palazzo Campanella


Il trasferimento dei Guerrieri è stato un vero e proprio evento, che ha tenuto col fiato sospeso la città dello Stretto per tutta la mattinata. Un lungo applauso ha salutato l´arrivo, nella sede di via Cardinale Portanova, dei mezzi per il trasporto dei due reperti di inestimabile valore, considerati tra le più importanti testimonianze al mondo dell’arte magnogreca. Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha seguito con la massima attenzione ogni fase, dall’ingresso attraverso il passo carraio di via Quartiere Militare alla collocazione delle casse nella sala “Federica Monteleone”. Assieme a lui la Soprintendente ai Beni Archeologici per la Calabria, Simonetta Bonomi. Ma il trasferimento dei Bronzi ha catturato soprattutto l’attenzione di centinaia di persone, che hanno popolato l’agorà di palazzo Campanella per partecipare - riprendendo le scene salienti con macchine fotografiche e telecamere amatoriali - ad un momento storico: mai prima d’ora, infatti, le due statue erano state spostate da palazzo Piacentini.


«Per l’Assemblea è motivo di orgoglio e soddisfazione il fatto di ospitare in un proprio salone il laboratorio di restauro, esponendo nello stesso tempo alcune delle più importanti opere d’arte custodite nel Museo Nazionale della Magna Graecia – ha affermato il presidente Bova -. Palazzo Campanella è “la casa di tutti i calabresi”. L’abbiamo voluto ribattezzare così, a testimonianza del profondo legame che unisce questa istituzione, il territorio e la comunità regionale. L’aver allestito qui il laboratorio è un modo per rinsaldare ulteriormente il rapporto tra la Calabria e i Bronzi, che di questa Regione e dell’Italia intera sono uno dei simboli nel mondo».

Il massimo rappresentante dell’assise regionale ha sottolineato come «il Consiglio non si sia limitato a mettere a disposizione del Museo una propria sala. In un più ampio, fattivo e proficuo rapporto di collaborazione istituzionale, l’Ufficio di Presidenza ha stipulato con la Soprintendenza Archeologica per la Calabria una convenzione in cui è stato concordato un organico impegno dell’Assemblea legislativa. Abbiamo fornito ogni utile supporto logistico - ha aggiunto il presidente - e, in forza di una specifica legge regionale del 2003, abbiamo sostenuto finanziariamente questa meritoria operazione di carattere culturale, stanziando una parte dei fondi in avanzo nel bilancio consiliare. Siamo così riusciti non solo a trattenere in Calabria i Bronzi, ma anche a rafforzare l’immagine di questo Consiglio regionale che continua a proporsi come un’istituzione decorosa, seria ed affidabile».

Per allestire la sala “Monteleone”, a palazzo Campanella si è lavorato anche di notte. Questa mattina erano già state sistemate le prime opere: in particolare gli splendidi Dioscuri di Locri.  E ha destato una grande emozione, in quanti hanno avuto modo di visitare il salone in fase di allestimento, la presenza di quelle straordinarie opere d’arte alle quali, nelle prossime ore, se ne aggiungeranno altre: la Testa del Filosofo, la Testa di Basilea, il Gruppo di Marafioti ed alcuni sarcofagi di altissimo pregio. Nel prossimo mese di gennaio, poi, anche i numerosi testi della biblioteca del Museo saranno trasportati nella sede consiliare per essere ospitati nel cosiddetto “transatlantico”, lo spazio antistante l’area del Consiglio.

I Bronzi dopo il loro ''spacchettamento'' dai sarcofagi utilizzati per il trasportoMa i lavori non sono finiti. Fervono infatti i preparativi in vista della grande iniziativa che si terrà domani, con inizio alle ore 11, e che sarà suddivisa in tre momenti. Innanzitutto avverrà la scopertura dell’installazione “La Calabria e il mare”, opera dello scultore Michele Di Raco, che proprio questa mattina, poco prima dell’arrivo dei Bronzi, è stata collocata nel giardino prospiciente via Cardinale Portanova. Successivamente si procederà con l’inaugurazione del “palmarium”, l’incantevole area a verde attrezzato, con piante di grande pregio e di specie talvolta uniche in Europa, che è stato realizzato su proposta del presidente Bova: un giardino sorto dove un tempo esisteva una discarica. La cerimonia di domani si concluderà con l’apertura delle casse in cui sono custoditi i Bronzi di Riace e l’avvio del laboratorio di restauro, che anche a Natale e Capodanno sarà fruibile al pubblico.


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