“La legge sulle primarie è passata senza osservazioni al vaglio del Governo che l’ha definitivamente licenziata e il presidente della Regione ha firmato il decreto che fissa le stesse per domenica 10 gennaio 2010”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova.
“Ora la Calabria - aggiunge – è più autonoma e i calabresi sono più liberi. In tanti del cosiddetto «ceto politico» calabrese e addirittura qualcuno che straparla a nome della società civile continuano a fare finta di nulla o cercano pretesti al fine di evitare il giudizio politicamente vincolante dei cittadini nella selezione dei futuri candidati alla carica di presidente della Regione. Imputano alle primarie che i candidati mancherebbero di programmi o ancora che così procedendo si negherebbe la funzione dei partiti e delle necessarie alleanze. Tali eccezioni sono, con ogni evidenza,
davvero destituite di fondamento”.
“L’unica novità - dice ancora Bova - è che candidati, programmi, alleanze e partiti si dovranno sottoporre preventivamente al vaglio del popolo sovrano. Tutto ciò è già un programma, anzi qualcosa in più, è la democrazia partecipata che conquista un ulteriore e significativo spazio.
In tal modo sarà davvero difficile che a decidere rimangano in pochi, magari da fuori regione, e che alla fine, come spesso accade, i calabresi non sappiano con chi prendersela, dovendo sopportare a ogni nuova tornata elettorale i vaticini di falsi profeti e venditori di fumo che la sparano sempre più grossa.
Ma per lo meno su questo, e non è poco, stavolta la musica può davvero cambiare”.
* Presidente del Consiglio regionale